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“Intitolare il lungomare di San Giorgio ad Annarita Sidoti”

GIOIOSA MAREA – Intitolare il lungomare di San Giorgio ad Annarita Sidoti e posizionare una statua bronzea in quei luoghi che l’hanno vista diventare lo “scricciolo d’oro” della marcia internazionale. Lo chiede al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai consiglieri comunali il comitato di cittadini nato per ricordare la campionessa mondiale di marcia, recentemente scomparsa.
“Grazie ad Annarita Sifoti S. Giorgio di Gioiosa Marea ha acquisito fama e lustro in tutto il mondo – si legge nella nota del comitato – per questo riteniamo sia giusto intitolarle il lungomare di San Giorgio che così tante volte ha percorso durante i suoi allenamenti”. Il gruppo, già un mese fa, ha incontrato i rappresentanti politici comunali sia di maggioranza che dell’opposizione, e ha deciso di incontrare il sindaco per avviare iniziative congiunte “per concedere il giusto riconoscimento ad una delle più grandi personalità dei nostri tempi”.

Lieve scossa di terremoto a Catania, nessun danno registrato

CATANIA – Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata questa mattina alle 6.19 in provincia di Catania. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 26 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di San Michele di Ganzaria, Caltagirone, Niscemi e San Cono. Non si registrano danni a persone o cose.

Nuova linea di cosmetici con pipì di mucca, presto in commercio

Dall’India all’Islanda, una nuova linea di prodotti cosmetici e per la cura del corpo a base di urina ed escrementi di mucca. E’ stata lanciata dalla Visha Hindu Parishad, un’organizzazione filo-religiosa indiana, basandosi sulla millenaria tradizione della medicina ayurvedica, che da sempre utilizza urina e cacca di mucca come ingredienti tradizionali. Questi cosmetici sono stati creati con lo scopo di riavvicinare alla tradizione le persone, che ormai avevano abbandonato questi ingredienti per utilizzare cure con basi scientifiche. La linea comprende un sapone, una crema per il viso, una pomata per i brufoli e persino un lassativo. I prodotti di bellezza non sono gli unici prodotti insoliti ottenuti con cacca e pipì di mucca, qualche anno fa in India era stata lanciata una bevanda a base di urina di mucca che è stata commercializzata con discreto successo.
In Islanda, invece, un gruppo di studenti spera di ottenere il consenso dei propri connazionali, e non solo, con uno shampoo bio. Sei studenti dell’Università di Reykjavik hanno dichiarato di aver trovato dei testi antichi in cui si diceva che un tempo le donne aggiungevano dell’urina di mucca all’acqua utilizzata per lavarsi i capelli in modo da renderli lucidi. Da questa scoperta hanno pensato di far rivivere la tradizione creando uno shampoo per capelli proprio a base di urina di mucca. Il prodotto si chiama Q Shampoo e viene descritto come ricco di vitamine e minerali miracolosi per i capelli.

Muore in spiaggia troncato da un malore, giallo sull’identità

MESSINA – Un uomo è annegato ieri pomeriggio nei pressi della zona Mortelle a Messina. A nulla è servita la rianimazione, quando l’elisoccorso ed i medici sono arrivati sulla spiaggia il cuore dell’uomo aveva già smesso di battere. Non è ancora chiaro se a provocare la morte dell’uomo sia stato un infarto, una congestione o altro. Secondo quanto raccontato dai diversi bagnanti che in quel momento si sono ritrovati ad assistere sgomenti alla tragica scena, l’uomo era in mare quando ha iniziato a sentirsi male. Subito giunti sul posto, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno cercato di ricostruire la vicenda, ma l’uomo non è stato ancora identificato poiché si era recato a mare da solo e non aveva con sé documenti, ma soltanto il telecomando di un cancello.

Vademecum per una carriera internazionale

L’Associazione onlus “Giovani nel Mondo”, che persegue finalità formative e culturali di carattere nazionale e internazionale, si rivolge principalmente ai giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni con lo scopo di affiancarli ed accompagnarli nel loro percorso di formazione e crescita professionale e favorire l’inserimento nel mercato del lavoro internazionale. La strutturazione di un CV efficace, l’acquisizione delle “soft skills”, la simulazione di un colloquio, il perfezionamento delle lingue, la capacità di trasformare in pratica tutte le conoscenze teoriche apprese durante il percorso di studi universitari, sono alcune delle attività organizzate dall’Associazione.
A partire da settembre 2015, l’Associazione organizza un nuovo ciclo di incontri e iniziative, che andrà avanti per tutto l’anno 2015/2016 e prevede attività finalizzate all’acquisizione delle nozioni e delle competenze pratiche necessarie all’inserimento nel mercato del lavoro. Sono previsti, ad esempio, simulazioni pratiche, l’aiuto di esperti, possibilità di networking con giovani provenienti da tutto il mondo, lezioni online ed incontri mensili in tutta Italia. Tra gli eventi internazionali, troviamo il Festival delle Carriere Internazionali che si terrà a Roma nel mese di marzo 2016, la manifestazione interamente dedicata a chi ambisce internazionalizzare il proprio profilo professionale, qualunque sia il percorso accademico.

Start-up innovative in crescita

Crescono in Italia start-up innovative di piccole e medie dimensioni: nel primo trimestre 2015 si è registrato un buon incremento del +16,7%, stando all’ultimo rapporto Unioncamere-Infocamere. Più in particolare a fine marzo 2015 il numero di start-up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese era pari a 3.711 unità, 532 in più rispetto alla fine di dicembre. Le start-up che puntano sulla produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico rappresentano oggi lo 0,25% delle società di capitali italiane (che in totale sono quasi milione e mezzo). Oltre la metà delle start-up innovative in Italia non ha più di un dipendente, mentre delle 1.152 con dipendenti la media dei lavoratori per impresa è di 2,63, per un totale di 3.025 persone. Il capitale sociale medio è di circa 52 mila euro a impresa, anche questo in decisa crescita (+7,5%) rispetto al quarto trimestre 2014. La maggior parte delle start-up innovative italiane fornisce servizi alle imprese (soprattutto produzione software e consulenza informatica, 30,2%; attività di ricerca e sviluppo, 16,3%; servizi d’informazione, 8,1%). C’è poi un 18,2% che opera nei settori dell’industria in senso stretto (fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,7%; macchinari, 3,4%; apparecchiature elettriche, 2,3%) ed un 4,1% nel commercio.
Cresce inoltre la componente giovanile delle start-up innovative, presente in 879 imprese (23,7% del totale, contro il 6,4% delle società di capitali giovanili). Ancora marginale la quota di start-up innovative guidate da donne: 477 (12,9% del totale, contro il 16,4% delle società di capitali). Da segnalare anche una parte di presenza di imprenditori stranieri, pari al 2,4% del totale (88 imprese), contro il 3,9% delle imprese. Però, se si tiene conto delle imprese in cui almeno uno straniero è presente nella compagine societaria e/o nell’organo amministrativo la percentuale sale al 12,9% del totale, superiore rispetto alle società di capitali (10,1%).
La maggior parte delle start-up innovative è attiva nella regione Lombardia (808 unità, pari al 21,8% del totale), a seguire l’Emilia-Romagna con 451 (12,2%), il Lazio 347 (9,4%), il Veneto 274 (7,4%) e il Piemonte 266 (7,2%). In coda alla classifica, Basilicata con 20, Molise con 16 e Valle d’Aosta con 10 start-up. A livello di città a guidare la classifica è Milano con 533 imprese (14,4% del totale), segue Roma con 302 (8,1%), Torino 201 (5,4%), Bologna 121 (3,3%) e Napoli 109 (2,9%).

Nuovi sbarchi, fermati presunti scafisti

PALERMO. Nove presunti scafisti sono stati fermati dalla Polizia a Palermo. I sospettati sono sbarcati ieri a Palermo insieme a oltre 700 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. L’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sarebbero gli scafisti che erano alla guida di sei gommoni partiti dalla Libia e intercettati a 40 miglia da Tripoli. Uno è naufragato nella traversata e 12 persone sono morte. Ieri la polizia ha fermato due dei migranti che guidavano l’imbarcazione contestando loro l’omicidio volontario.

Audi A4, attacco alla vetta

Uno dei modelli più venduti nella categoria, una vettura che già conosciamo da anni, ma che oggi viene rivisitata per diventare una supercomfort tutta tecnologia e bassi consumidi ILARIA SALZANO

Nessun messaggio di benvenuto per la nuova Alfa, nonostante dopo qualche ora stampa, autorità, e competitor l’abbiano accolta con molto calore. “Finalmente torniamo a correre insieme”, twitta Mercedes. “Bentornato orgoglio italiano”, scrive invece Pagani. Perfino Henri Ford si sarebbe tolto ancora una volta il cappello come era consono fare davanti alle Alfa delle vecchie glorie, quando da Casa madre parte un messaggio di benvenuto: “Ci vediamo in pista!”. Ma i tedeschi di Audi no. Alcun accenno. Il segmento gli sta talmente a cuore che è meglio non esporsi, forse: il momento è delicato. Il giorno dopo, siamo già ad Ingolstadt, vicino ai riflettori che illuminano la nuova ammiraglia, una A4 allo stato dell’arte, come può esserlo solo un’auto arrivata alla quinta generazione. Uno dei modelli più venduti nella categoria, una vettura che già conosciamo da anni, ma che oggi viene rivisitata per diventare una supercomfort tutta tecnologia e bassi consumi.

Qui, alla stessa maniera della Giulia nessuna informazione è trapelata, alcuna immagine è stata volutamente diffusa. Neanche dopo la preview. Ancora effetto sorpresa o ansia da primato? Chissà. Una cosa è certa, dal 1972 A4 ha raggiunto 12 milioni di unità vendute e oggi più che mai mostra armi affilate con cui riuscire a “sopravvivere” bene per i prossimi anni.  Ulrich Hackenberg stesso – consigliere d’amministrazione con delega alla ricerca e allo sviluppo

– la chiama “miracolo tecnologico”, facendo spallucce alla concorrenza italiana, a quanto pare: “No, non l’ho vista ancora: l’Alfa mi è sempre piaciuta ma ci volevano troppi soldi per averla”. La battuta è pungente e fa sorridere, ma l’attenzione si sposterà ora inevitabilmente sui listini, previsti per il salone di Francoforte. Del resto se si punta ancora alla clientela della versione berlina – che a livello mondiale per A4 conta l’80% del fatturato nel segmento – l’esordio ad Arese non l’avranno preso poi così sottogamba, come fanno pensare: la nuova Alfa sarà una delle competitor, oltre alla storica Bmw serie 3, la Mercedes Classe C.

Il debutto è da star dunque. A4 è mostrata nello studio fotografico, disturbata tra uno scatto e l’altro durante lo shooting. Sono le linee del nuovo design a mostrare luci e riflessi della carrozzeria, un linguaggio stilistico cambiato poco ma in grado di far sembrare la vettura più sportiva, piantata a terra, con calandra tridimensionale, cofano avvolgente, a ricordare quello della TT. Tra i gruppi ottici rivisitati, i posteriori a led hanno spigoli acuti, al limite del fattibile: aumenta l’aerodinamica studiata fin nei dettagli, il coefficiente scende a 0,23 per la versione berlina, fissando il benchmark nella propria categoria. Dietro c’è un nuovo spoiler, sullo specchietto compaiono delle nervature a ridurre il fruscio, e con l’alleggerimento totale di 120 kg, tra carrozzeria, sospensioni e motori, Audi riesce anche a guadagnare nuovi record in termini di emissioni e consumi: per il 2.0 TDI dichiarano solo 3,7 litri/100 km e 95 grammi di CO2 per km. Al lancio saranno disponibili in tutto 7 motori tra benzina e diesel: tre TFSI e quattro TDI, da 150 CV (110 kW) a 272 CV. Confermata inoltre anche la versione della Avant g-tron, con alimentazione benzina/metano equipaggiata con il 2.0 TFSI da 170 CV, che all’Italia, amante delle station, potrebbe piacere dato poi la leggerezza del veicolo: 1320 kg in tutto

Promettono una nuova esperienza a bordo, tanto per chi guida che per i passeggeri. “Nel 1994 fra i primi progetti a cui ho lavorato nel gruppo c’era l’A4 – commenta Ulrich Hackenberg –  è stata una macchina importante per le innovazioni che introdusse, e oggi ancora possiamo dire lo stesso”.

Il guidatore guadagna cm in altezza e arriva ad avere fino a 3 monitor: l’head up display (su richiesta), un led sul cruscotto su cui può cambiare grafica e colori, oltre al monitor centrale, autonomo, dedicato per lo più all’ospite a fianco, ora più attivo che mai. Può smanettare con le funzioni di informazione e connettività, connettere fino ad 8 device per navigare in hotspot – se non si è scelto comunque di avere i tablet integrati per il posteriore – attivare l’apertura di cancelli e ingressi di casa (mentre il conducente ha gli occhi sulla strada) ricaricarsi il cellulare con la phone box ad induzione. Per il guidatore invece un vero e proprio assistente di efficienza fa interagire i dati di navigazione per scegliere lo stile di guida più adatto, a seconda del percorso che si sta facendo (curve, pendenze…), mentre quando si rimane imbottigliati nel traffico, ecco, qui si possono togliere anche le mani dal volante: l’adaptive cruise control Stop&Go comprende il sistema di assistenza alla guida in colonna. “Un primo passo verso la guida autonoma, con cui pian piano abitueremo i conducenti”, conclude Hackenberg. In fondo non è una novità che il Marchio dei Quattro Anelli i progetti li studi al dettaglio. Ormai fa notizia il contrario. Per il carico ad esempio – si va dai 505 a 1510 litri di capacità per la station – su questo nuovo modello troviamo di serie il portellone elettrico che, per eliminare un vecchio problema di visibilità posteriore, questa volta include già la copertura automatica dei bagagli.195555338-91800bd9-1b0f-4623-babe-4d52db2fa26b

I vigili gli chiudono il pub 5 giorni Il titolare: “Vendo il mio locale”

PALERMO – I vigili urbani gli chiudono il locale per 5 giorni dopo averli multati per l’installazione di un gazebo. Ora i proprietari del pub Basquiat Cafe in via Sant’Oliva, a Palermo, hanno deciso di vendere l’attività. “Noi siamo per il rispetto della legge – dice Francesco D’Amore titolare del locale – Ma non è possibile che l’amministrazione comunale non ci protegga visto che creiamo posti di lavoro in una terra difficile. Abbiamo 10 dipendenti che sono regolarmente pagati. Non è possibile che ad un pub che segue tutte le norme ed è in regola con tutte le tasse venga imposto di chiudere da venerdì a martedì. Così le attività produttive si ammazzano”.

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Ruby Ter, Berlusconi verso un nuovo processo con altri 33: “Fino a ieri ha comprato per il silenzio delle Olgettine”

114712481-dde1bac5-5235-435f-9b69-4943ba61b255“Pagate fino a ieri per il loro silenzio”. Pagate con 10 milioni di euro, sette dei quali per Ruby Rubacuori, la giovane marocchina che ha fatto scoppiare lo scandalo e in cambio dei soldi “ha falsamente negato di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi”. La procura di Milano ha ufficialmente chiuso l’indagine a carico dell’ex premier per il cosiddetto Ruby ter. L’ex Cavaliere è accusato di corruzione giudiziaria, per aver stipendiato una ventina di ospiti del Bunga Bunga per dire il falso al processo sulle “cene eleganti” di Arcore. La tesi della generosità non regge. E per lui si prospetta un nuovo processo. “Un altro tentativo della Procura di Milano di costruire contro di me delle accuse basate sul nulla – questo il suo commento – confido nell’imparzialità e nel buon senso dei magistrati giudicanti, che già mi hanno assolto per le stesse vicende con formula piena”.

Ruby Ter, 34 indagati: i protagonisti dell’inchiesta
L’ex premier avrebbe versato appunto circa 10 milioni di euro alle sue ospiti, 7 a Ruby, per ‘comprare’ la loro falsa testimonianza nel processo in cui era accusato di concussione e prostituzione minorile, concluso con la sua assoluzione definitiva. Pagamenti – versamenti di denaro, regali, case a disposizione, pagamenti di bollette e spese mediche – effettuati “fino a ieri”, come si legge dall’avviso di conclusione delle indagini. Le ospiti delle serate – è scritto – avrebbero accettato la “promessa corruttiva” dal “23 novembre 2011 alla data odierna”, cioè ieri.

LE MENZOGNE SUL SESSO CON LA MINORENNE
Secondo la procura di Milano, Silvio Berlusconi e la minorenne Ruby avrebbero avuto rapporti sessuali in incontri avuti ad Arcore. Di questo sono convinti i pm di Milano, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, che lo evidenziano nell’avviso di conclusioni indagini recapitato all’ex premier e ad altri 33 indagati. Ruby, scrivono i pm nel loro atto “falsamente negava di aver mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi”. Non solo, la testimone, “falsamente negava di aver accettato la promessa di Berlysconi di ricevere ingentissime somme di denaro per “passare per pazza”, ossia per mentire nel corso dei dibattimenti”.
Ruby ter: “Dieci milioni da Berlusconi alle olgettine per comprarne il silenzio”

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GLI INDAGATI – Insieme al Cavaliere, i pm vogliono processare altre trentatré persone, accusate a vario titolo di concorso in corruzione giudiziaria e falsa testimonianza. Diciannove le ragazze che rischiano il processo; ci sono anche Carlo Rossella e l’avvocato Luca Giuliante, il presunto corruttore della giovane marocchina per conto di Berlusconi. Tra gli indagati – tra cui figurano la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi e il cantante Mariano Apicella – anche la funzionaria di Polizia, Giorgia Iafrate, accusata di aver detto i falso su come fu affidata Ruby a Nicole Minetti la sera di maggio 2010, dopo un arresto per furto.

LE OLGETTINE A LIBRO PAGA
Numerose le ospiti alle feste di Arcore incriminate: Lisney Barizonte; Iris Berardi; Roberta Bonasia; Francesca Cipriani; Concetta ed Eleonora De Vivo; Aris Espinosa; Barbara Faggioli; Manuela e Marianna Ferrera; Maria Esther Garcia Polanco; Miriam Loddo; Giovanna Rigato; Raissa Skorkina; Alessandra Sorcinelli; Elisa Toti; Silvia Trevaini; Iona Visan. La posizione di Michelle Conceicao è stata stralciata per competenza a Brescia perché è accusata di calunnia. Agli atti dell’indagine, ci sono anche file audio rintracciati dagli investigatori della sezione di Pg della polizia, in cui sono registrate le richieste di denaro che le ospiti delle serate di Arcore facevano a Berlusconi per testimoniare il falso.

INCHIESTA FIGLIA DEI PROCESSI RUBY E RUBY BIS – Nel comunicato firmato dal procuratore Edmondo Bruti Liberati, si spiega che l’indagine è nata dalla trasmissione alla Procura da parte del Tribunale di Milano dei verbali dei processi ‘Ruby’ e ‘Ruby bis’, il primo a carico di Silvio Berlusconi, il secondo di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. I giudici che si sono occupati di questi procedimenti hanno individuato “la falsità delle dichiarazioni di numerosi testi escussi in merito a una presunta attività prostitutiva nel corso delle feste a casa di Silvio Berlusconi”.