Home Politica La Corte dei Conti non fa sconti a Capo d’Orlando

La Corte dei Conti non fa sconti a Capo d’Orlando

472

Non servirebbe a nulla un “mea culpa” dell’amministrazione Ingrillì, ma sarebbe doveroso al meno nei confronti dei cittadini che l’hanno riconfermato nelle elezioni comunali dell’ottobre scorso. Come non servirebbe a noi, minoranza non ascoltata per troppo tempo, dire che “l’avevamo detto” che presto gli equilibrismi adottati per far stare in piedi il bilancio sarebbero venuti meno e che saremmo dovuti ricorrere a riequilibrare i documenti finanziari. Le parole sono importanti, ma i fatti lo sono di più. Siamo quindi già a lavoro per porre rimedio al ritardo accumulato nell’arginare i debiti di un’amministrazione sorda e presuntuosa.
La Corte dei Conti non fa sconti al team di funzionari, esperti e politici che hanno trascinato il paese di Capo d’Orlando alle soglie di un dissesto.
Il presidente del consiglio Cristian Gierotto, nella scorsa riunione dei capigruppo, ha dovuto assecondare la richiesta del capogruppo Renato Carlo Mangano di aggiornare la conferenza dei capigruppo a mercoledì 8 giugno, per scongiurare il default, decidere come meglio affrontare la grave situazione finanziaria in cui ci troviamo e condividere le misure correttive sollecitate dalla Corte dei Conti con le recenti note.
L’amministrazione Ingrillì con l’approvazione del Rendiconto 2020 certificherà il proprio fallimento politico-finanziario ed amministrativo causato dalla spregiudicata condotta in palese conflitto sia con i richiami della Corte dei Conti che dei due Collegi dei Revisori dei Conti che si sono succeduti negli ultimi trienni, nonchè in contrasto con i rilievi dei consiglieri di “Operazione Verità”.
L’azione di governo, tecnicamente irresponsabile ed eticamente da censurare, ha esposto gli ignari consiglieri di maggioranza ad approvare, nel dicembre 2020 e 2021, i documenti finanziari in violazione delle normative che disciplinano gli equilibri di bilancio negli enti locali. Responsabilità non solo politiche, ma anche di competenza della magistratura ordinaria e contabile, potrebbero cadere a pioggia anche sui membri neo eletti di un consiglio comunale insediatosi da meno di un anno oltre che sui funzionari dell’Area economico-finanziaria e sulla Giunta proponente che invece risponderebbero penalmente per le “voci” di bilancio non rispondenti al vero. Tutto ciò in assenza di alibi perchè puntualmente e reiteratamente incalzati dall’Operazione Verità.
A seguito dell’audizione dei giorni scorsi dell’amministrazione Ingrillì presso la Corte dei Conti, sventola la bandiera bianca su Palazzo Europa.
I gravi riscontri della magistratura contabile degli Enti locali hanno rafforzato le preoccupazioni del gruppo consiliare “CambiAmo Capo”, in quanto l’organo di controllo in riferimento al Fondo Rischi Contenziosi ha evidenziato “A questa Sezione per conoscenza è pervenuta la numerosa corrispondenza intercorsa tra i consiglieri di minoranza e gli attori delle politiche di programmazione finanziaria. I primi, con inviti /diffide, chiedono di avere fornita la documentazione sullo stato del contenzioso effettuata ai sensi del principio contabile n.4/2 punto 5/2 lett. h (contenzioso con elevata possibilità di soccombenza)”.
Pertanto, il capogruppo Renato Carlo Mangano ha richiesto ed ottenuto una conferenza dei capi gruppo già fissata per l’8 giugno per porre in essere puntuali e inderogabili soluzioni finalizzate a ripristinare gli equilibri di bilancio del “Rendiconto 2019 “, del “Bilancio di Previsione 2020/22” e per valutare con estrema serenità e determinazione nella sede istituzionale dedicata alla discussione ed al confronto, il Consiglio comunale, le più opportune iniziative a seguito di quanto formulato contro il comune di Capo d’Orlando dal magistrato istruttore Urso, nelle more della prossima pronuncia dell’ Organo di Controllo sulle inderogabili misure correttive.