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Orlandina basket: Cardani finalmente out, David Sussi in

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Quattro anni dopo l’Orlandina basket torna ad esonerare un allenatore per provare ad invertire un trend purtroppo simile a quello del 2018 quando l’arrivo di Mazzon fu decisamente tardivo ed i paladini non riuscirono ad evitare la retrocessione in A2 nella stagione post play-off scudetto e della prima storica volta in Europa. Ovviamente in societa’ si augurano di non aver riflettuto troppo ma anche stavolta nell’uovo la sorpresa è stata amara anche se all’epoca l’addio a Gennaro Di Carlo avvenne il lunedi dell’Angelo (2 aprile), mentre ora, forse perché mercoledi si gioca contro Scafati, la decisione è stata ufficializzata proprio a Pasqua. Che la posizione di Marco Cardani fosse in bilico e sarebbe stata auspicabile una scelta simile almeno un mese fa, lo avevamo scritto invano in tutte le salse. Cardani, classe 1989, di Casale Monferrato contro cui ha vinto l’unica gara delle ultime 12, aveva firmato un contratto annuale con opzione per il secondo anno ma da oggi, per coincidenza nello stesso giorno in cui la sua ex Bernareggio è retrocessa in C, è ufficialmente un ex con tanto di scommessa persa dal club e progetto giovani eventualmente da rivedere con un altro soggetto. Ma prima l’Infodrive dovra’ ottenere la salvezza con in sella l’eterno assistente David Sussi, che si avvarrà della collaborazione di Edoardo Rabbolini, rimasto nelle vesti di vice, che per la prima volta ufficialmente è l’head coach della “sua” Orlandina per le 3 partite restanti della fase ad orologio e per le altre 3 (o 4 o 5) del play-out dove strappare la permanenza probabilmente alla Stella Azzurra Roma con il fattore campo a sfavore. Sussi, triestino d’Orlando da ben 11 anni, da quando lo chiamò come assistente Massimo Bernardi, poi esonerato dopo le prime 6 sconfitte per far posto a Pozzecco, è il coach numero 20 della gestione Sindoni iniziata nel lontano 1996 con appena 8 esoneri compreso quello odierno giusto per far capire che il club pondera qualsiasi scelta. “A Marco – si legge nella nota – il ringraziamento per l’abnegazione e l’impegno profuso, nella piena consapevolezza che appartengono a tutti, società, staff ed atleti, le responsabilità del negativo andamento dei risultati fin qui ottenuti. L’obiettivo da raggiungere per la Infodrive Capo d’Orlando resta chiaro e possibile: la permanenza in Serie A2”. Ovviamente non tutte le responsabilità sono da attribuire al giovane coach, ma serviva una svolta che, ci auguriamo, possa portare i paladini alla salvezza, anche perché da mercoledi contro Scafati la palla passera’ ai giocatori chiamati a non nascondersi più dietro un allenatore che, al di la’ dei suoi errori tecnico-tattici, dall’esterno sembrava non avere in mano la squadra, motivo per cui ne avevamo da tempo chiesto invano l’esonero. E’ servito un primo tempo senza testa nè cuore a Chieti con la tardiva reazione d’orgoglio negli ultimi due quarti dal meno 21 fino al meno 5, con ancora una volta il disastro ai tiri liberi (19 su 35), a far capire definitivamente che serviva una svolta e non potendo cambiare giocatori era chiaro che sarebbe stato Cardani a pagare per tutti. Evitare i play-out sembrava molto difficile prima della gara in Abruzzo, adesso servirebbe un’impresa ed un contestuale suicidio di Biella (vincente a Latina) e Bakery Piacenza (sconfitta a Roma sponda Eurobasket). Bastera’ lo scossone per tentare di salvare una stagione compromessa?