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Ipotesi quinta dose di vaccino in autunno per i fragili e per gli anziani

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È stata da poco autorizzata la quarta dose per i fragili dai 60 ai 79 anni, per gli over 80 e per gli anziani delle Rsa. La quarta somministrazione è prevista dalla scorsa settimana per queste categorie, che vanno ad aggiungersi agli immunodepressi. Chi è stato positivo dopo la terza dose è esentato dal richiamo, che invece per tutti gli altri è raccomandato, in vista di una riduzione della protezione vaccinale nei prossimi mesi.
La partenza però non è stata delle migliori, e rispetto alle aspettative fino ad ora la platea dei vaccinabili ha risposto con scarso entusiasmo. L’Aifa ha assicurato però che i richiami sono sicuri, il livello degli anticorpi si rialza di nuovo ai livelli della terza dose e in Israele si sono ridotti i casi gravi, “con una riduzione di tre volte dei ricoveri: da 180 ogni 100mila vaccinati a 68”, ha detto oggi il direttore dell’Agenzia Nicola Magrini.
Il direttore dell’Aifa ha ricordato che “la quarta dose è una spinta in più, offerta a chi resta a rischio, partendo dal dato che dopo 4-5 mesi si ha una graduale perdita di efficacia”. Si era parlato, per le vaccinazioni dell’ipotesi “dell’immune exhaustion, ovvero della mancata produzione di anticorpi per esaurimento immunitario dopo stimoli ripetuti, ma e’ stata completamente esclusa, se parliamo di intervalli fra le vaccinazioni superiori ai 4 mesi. Con la quarta dose gli anticorpi tornano ad aumentare oltre i livelli della terza”.
Per il resto della popolazione non è chiaro ancora quali saranno le decisioni del ministero della Salute. Per il momento non è previsto di allargare la quarta dose anche ad altre fasce d’età. Ma dal prossimo autunno, con il calo delle temperature potrebbe essere necessario prevedere una quarta somministrazione anche per altre categorie. Le ipotesi sono due: una quarta dose a tutti gli over 50 e over 60, oppure una quarta dose di vaccino per tutti i cittadini. Secondo il consulente del ministro della Salute Speranza Walter Ricciardi questa seconda strada sarebbe preferibile. Ma il direttore generale dell’Aifa Magrini ha detto che l’orientamento è quello di coinvolgere gli ultracinquentenni. Ad oggi comunque non ci sono dati che possano giustificare una nuova vaccinazione di massa, con una quarta dose anche i più giovani che non hanno patologie. Anche secondo il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli “Gli studi disponibili indicano che nella popolazione più giovane e senza patologie vi sarebbe un vantaggio marginale per la somministrazione di una dose ulteriore”.
È quasi sicura invece una quinta dose in autunno per le categorie per cui in questa fase è stata già autorizzata la quarta dose di vaccino anti Covid. “Per ottobre parliamo di richiamo annuale. A quel punto avremo verosimilmente nuovi vaccini adattati alle varianti” ha spiegato a la Repubblica Nicola Magrini, e “per chi fa il secondo richiamo oggi è previsto anche il richiamo autunnale”. La vaccinazione probabilmente verrà effettuata con un farmaco adattato a una o più varianti, e si parla di un vaccino contro tutti i coronavirus: “È una delle linee di ricerca che si seguono oggi, forse la più importante – ha aggiunto – ma stimo che ci voglia ancora almeno un anno”.