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Brolo: il consigliere Scaffidi attacca Laccoto e l’assessore Fioravanti

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Anti vigilia di Pasqua al vetriolo per il consigliere di opposizione del Comune di brolo, Gaetano Scaffidi Lallaro, che in una nota stampa attacca duramente la giunta.
“La rappresentazione plastica dell’amministratore Laccoto la si può riassumere in maniera esemplare da un articolo uscito oggi sul principale quotidiano della provincia, la Gazzetta del Sud.
Un comunicato stampa dell’assessore Tindara Fioravanti, di gran lunga, a mio modo di vedere, la più inadeguata assessore ai servizi sociali della storia di Brolo, la quale di fatto si autoelogia per aver ideato e proposto di collocare all’interno della villa comunale alcune uova pasquali di cartone. Simpatica iniziativa. Se non fosse che nel frattempo, giusto un giorno prima, l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha approvato e pubblicato la graduatoria relativa all’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità. Ebbene in quella graduatoria, il progetto del Comune di Brolo, curato proprio dalla signora Tindara Fioravanti, su 67 istanze presentate, si è collocato al 54° posto, con un misero punteggio. L’ennesima occasione persa per ottenere finanziamenti utili a migliorare la condizione sociale e culturale del nostro territorio. Ma evidentemente l’assessore Fioravanti si accontenta del “gran successo” ottenuto dalle uova pasquali di cartone. Degli altri assessori della giunta Laccoto si è oramai persa ogni traccia da tempo immemore. Il clima all’interno della giunta comunale è ai minimi termini. Inoltre oramai da settimane si mormora( per usare eufemismo) che lo stesso Sindaco Laccoto abbia chiesto le dimissioni all’assessore Nuccio Ricciardello. Richiesta, sembrerebbe, respinta, con fermezza, al mittente, dallo stesso Ricciardello. Non vorrei che nell’uovo di Pasqua l’assessore trovi la revoca delle sue deleghe. Ma a prescindere da quando, e se, questo avverrà una cosa è evidente e lampante: i matrimoni politici (come quello Laccoto-Ricciardello) fatti esclusivamente per interesse (e non per una reale condivisione di idee e programmi) non hanno mai funzionato e mai funzioneranno. Rimane però il fatto incontestabile che, di questa impasse, di queste diatribe, e di questa palese e conclamata inadeguatezza dell’amministrazione Laccoto, a pagarne le spese sono solamente i cittadini di Brolo”. Al Sindaco ed all’assessore l’eventuale replica nell’uovo di Pasqua.