Home Cronaca La Corte d’Appello assolve Rizzo Nervo ed alcuni ex assessori di Tortorici

La Corte d’Appello assolve Rizzo Nervo ed alcuni ex assessori di Tortorici

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Niente falsita’ ideologica perché il fatto non costituisce reato e, dunque, l’ex sindaco di Tortorici Carmelo Rizzo Nervo, primo cittadino dal 1995 al 2004 e dal 2009 al 2019, e gli assessori di due delle giunte municipali da lui guidate, Rosario Contiguglia, vicesindaco di quegli esecutivi, Sebastiano Conti Mica, Antonella Foti, Valentina Rosaria Parasiliti, Giuseppe Galbato Muscio ed Enrico Talamo, sono stati assolti in appello. I fatti oggetto delle imputazioni che lo scorso 23 novembre avevano portato alla condanna gli imputati ad un anno e due mesi di reclusione, con il riconoscimento delle attenuanti generiche, ed al pagamento delle spese da parte del Tribunale di Patti, si riferiscono in particolare alla predisposizione dei bilanci di previsione relativi agli anni 2012 e 2014, sui quali all’epoca vi fu anche un esposto da parte della minoranza consiliare. Nel primo caso l’imputazione riguardava Rizzo Nervo, Contiguglia, Conti Mica, Foti e Parasiliti, poiché, secondo l’accusa, avrebbero attestato falsamente la sussistenza di elementi tali da consentire una previsione di entrata ritenuta non veritiera pari a 800.000 euro che sarebbe dovuta derivare dal taglio della legna di un’area boschiva di Piano Pomare, nonostante, secondo l’accusa, il parere contrario degli organi tecnici del Comune. i legali della difesa, gli avvocati Alessandro Pruiti, Flavia Galbato, Laura Todaro e Rosario Ventimiglia, hanno ribadito come lo stesso esecutivo avesse evidenziato che, andata deserta la prima gara, ne avrebbero fatto celebrare una seconda e se anche questa fosse andata deserta, avrebbero abbassato il prezzo; da qui, aggiudicata la gara, il credito, certo ed esigibile, si sarebbe potuto inserire in bilancio, ma, per questo motivo, sarebbe stato necessario posticipare il consiglio comunale. I legali della difesa hanno ricordato come l’approvazione del bilancio spetti al consiglio comunale e non alla giunta.