Home Attualita' Federica, Leonardo e le altre emergenze…di serie B

Federica, Leonardo e le altre emergenze…di serie B

748

“Ci sono emergenze…ed emergenze”! Attacca così il Sindaco di Caprileone, Filippo Borrello, per descrivere i torti subiti da due suoi sfortunati concittadini. E noi abbiamo deciso di dargli spazio senza tagli e correzioni.
“Negli ultimi 2 anni – spiega Borrello – abbiamo assistito ad una emergenza che, nella sanità italiana, ha reso possibili miracoli che non si ricordavano dai tempi delle “Nozze di Cana”. Stavolta però, anziché pani e pesci, qualcuno (sicuramente meno santo dell’Autore del primo miracolo) in nome di “contingenze straordinarie” è riuscito a moltiplicare fondi, prima neppure ipotizzabili, per ogni genere di spese, molte necessarie, altre ispirate a criteri quantomeno fantasiosi.
ABBIAMO speso soldi per disinfettare l’asfalto, per assumere manager con titoloni altisonanti il cui contributo è stato a volte inversamente proporzionale all’efficienza nella gestione della pandemia, per pagare indennità di ogni genere, per acquistare i più svariati presidi, molti dei quali totalmente inutili (vedi siringhe con l’innesto a vite o banchi a rotelle).
In un settore, ma soltanto in uno, è scomparsa la burocrazia. Bastava pronunciare la parolina magica (che preferiamo non citare) perché sparisse perfino la potestà genitoriale sui minori che a 12 anni volessero seguire i consigli di Bruno Vespa anziché dei loro genitori, o perché fosse possibile, in poche ore, ciò che normalmente richiedeva mesi di pastoie e scartoffie!
Ironia a parte, forse non siamo nessuno per sindacare su una materia che richiede specifiche competenze, quindi non ci spingeremo oltre nel giudicare provvedimenti che cervelli finissimi hanno ritenuti necessari.
Potremmo anche sollevare le spalle dicendo: se, in nome di una emergenza, si semplificano le cose e si reperiscono nuove risorse… Ben venga!!!
Il vero problema è il concetto stesso di emergenza, oppure la discriminante che distingue una emergenza che “fa muovere l’economia”… Specialmente per qualcuno, da una emergenza sociale che dovrebbe riguardare tutta la comunità e che, invece, nell’Italia di oggi, sembra interessare, tristemente, soltanto ai diretti interessati.
Dobbiamo scomodare Garzanti o Zingarelli per definire “emergenza” la situazione di famiglie che devono gestire un figlio disabile con tutte le difficoltà che il nostro paese presenta in questo campo? Come si può chiamare, se non emergenza, la condizione di genitori che devono affrontare spese quotidiane che molti di noi non possono nemmeno immaginare, o accudire un figlio che ha bisogno 24 ore su 24 di qualcuno che lo assista anche nei bisogni più elementari, o ancora annullarsi totalmente, spesso rinunciando al proprio lavoro, per dedicare la propria vita ad un familiare costretto in un letto, su una sedia a rotelle, collegato ad una macchina, o chissà cos’altro?
Non vediamo niente di più corrispondente al concetto di emergenza!
E ALLORA PERCHE’, PROPRIO NEL PERIODO IN CUI PER DETERMINATE SPESE NON CI SONO LIMITI, ALCUNI NOSTRI SFORTUNATI CONCITTADINI VENGONO PRIVATI DI SERVIZI ESSENZIALI PER LA LORO GIA’ DIFFICILE CONDIZIONE???
Negli scorsi giorni abbiamo saputo che due giovanissimi residenti del nostro Comune affetti da gravissime disabilità, le cui tribolate vicende umane sono note a gran parte della nostra cittadinanza, hanno appreso, con grande stupore delle loro famiglie, che gli organi competenti hanno deciso di ridurre pesantemente le ore di assistenza specializzata a cui avevano diritto con motivazioni e giustificazioni a metà fra il grottesco e il fantasioso. Queste due creature, che già devono lottare con mille difficoltà quotidiane, hanno subito un grave ridimensionamento dei loro piani di assistenza che, in un caso, ha comportato il dimezzamento delle ore di presenza dell’infermiere professionale e, nell’altro, ha quantificato tale ausilio in una sola ora quotidiana.
I reali motivi di queste scelte sono un mistero:
“Miglioramento delle condizioni degli assistiti?”… Purtroppo no! D’altronde anche aggiungendo ai signori Garzanti e Zingarelli anche i colleghi Treccani o Zanichelli, il significato di parole come, ad esempio, “Neurodegenerativo” rimane lo stesso.
“Problemi di non grave entità?” Decisamente no! E le diagnosi non lasciano spazio a dubbi.
“Mancanza di personale?” Come detto, sembra che il reclutamento rapido del personale nella nostra sanità sia diventato, da due anni a questa parte, tutt’altro che un problema! Forse però solo a condizione che ci sia di mezzo la già citata parolina magica! E, sia chiaro, con tanto di cappello a questi lavoratori.
“Carenza di fondi?” Vedi il punto precedente, compresa la formuletta miracolosa che ultimamente moltiplica i capitali anche in un paese in crisi nerissima.
Adesso, probabilmente, secondo i nostri illustri governanti (i “migliori”) è giunto il momento di tirare la cinghia. E allora… Vai coi tagli!!! Però non possiamo risparmiare sugli armamenti, sugli stipendi d’oro, sugli affitti miliardari dello stato, sugli enti fantasma… Nooo… Togliamo i servizi ai disabili!!!
Della faccenda di cui abbiamo parlato si stanno occupando la stampa e le TV nazionali, ma, in qualità di Sindaco, insieme all’Assessore ai Servizi Sociali D.ssa Lucia Carcione, abbiamo deciso di prendere una posizione ufficiale e di scrivere a tutti gli organi competenti, dall’ASP, all’Assessore Razza, fino al presidente della Regione, per chiedere conto alle istituzioni di quanto sta accadendo. E, naturalmente, come Amministrazione Comunale, lo facciamo non solo a nome di Federica e Leonardo. Infatti, anche se in questi giorni i casi agli onori della cronaca sono i loro, il problema riguarda tante altre persone sfortunate che, in questo strano paese, devono sempre sperare nell’aiuto delle Iene, di Pif, o di Striscia la Notizia per attirare l’attenzione delle istituzioni. Nel nostro comune e, in generale in ogni paese, ci sono tanti altri casi simili che subiscono la stessa ingiustizia.
A nome di tutti loro cerchiamo oggi di far sentire la nostra voce, perché adesso non ci possono più raccontare la barzelletta che “mancano i fondi”. Adesso abbiamo la prova che, quando “qualcuno” vuole, i fondi saltano fuori!
Per carità… solo per le emergenze! E allora mettiamoci d’accordo sul concetto di “Emergenza”.