Home Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto: falsi permessi di soggiorno, scattano 12 arresti

Barcellona Pozzo di Gotto: falsi permessi di soggiorno, scattano 12 arresti

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False dichiarazioni, contratti d’affitto rivelatisi fittizi, e documentazione lavorativa che attestava dal giugno 2020 ad oggi inesistenti attività lavorative di immigrati che in realtà sarebbero approdati sul territorio nazionale in epoca successiva: tutto per ottenere rapidamente permessi di soggiorno e sanare le irregolarità. Una inchiesta meticolosa coordinata dal sostituto procuratore Emanuela Scali ed affidata al Commissariato, ha fatto scattare ieri 12 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati di violazione del Testo unico sull’immigrazione che contiene disposizioni contro le immigrazioni clandestine che sarebbero state favorire da una organizzazione che agiva alla luce del sole.

Su ordinanza del Gip Salvatore Pugliese che ha accolto tutte le richieste di custodia cautelare del pm Scali, gli agenti del Commissariato diretto dal vicequestore Antonio Rugolo, hanno arrestato il tunisino Hedi Ben Ameur, 62 anni, da anni residente a Barcellona, gestore del patronato Inpas nel quartiere Nasari, il suo presunto complice Giuseppe Salvatore Lo Presti, 60 anni, già gestore di una impresa di pulizie; l’imprenditore agricolo Carmelo Recupero, 61 anni ritenuto amministratore di fatto della ditta “Germoglio srl” e l’amministratrice ufficiale della ditta, Giulia Calabro, 54 anni, tutti di Barcellona.