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Brolo: il consigliere Scaffidi Lallaro attacca il Sindaco Laccoto

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Non le manda a dire il consigliere comunale di Brolo, Gaetano Scaffidi Lallaro, che, allegando le varie documentazioni a suo supporto, evidenzia alcune lacune dell’amministrazione Laccoto. Ecco la nota fattaci pervenire dall’interessato. “In data 2 febbraio scorso il consiglio comunale di Brolo si è riunito per votare il rendiconto 2020, con ben 12 mesi di ritardo – scrive Scaffidi Lallaro -. Un rendiconto pieno di molteplici e reiterate anomalie che il sottoscritto ha evidenziato dettagliatamente, con un intervento dal quale si evidenziano tutte le omissioni e irregolarità contabili, molte delle quali evidenziate anche dal collegio dei revisori dei conti nel parere espresso su questo documento contabile. La dimostrazione tangibile e documentale di come in questi anni l’amministrazione Laccoto tutto ha fatto tranne cercare di risanare i disastrati conti del Comune di Brolo. La riscossione dei tributi è stata di fatto inesistente, il costo del personale è addirittura aumentato nonostante svariati pensionamenti, il tutto causato anche dall’aumento al massimo delle indennità di posizione dei responsabili dei 4 responsabili dell’area (che percepiscono, 3 su 4, il massimo previsto dalla legge e cioè: 16 mila euro annue). Continue nomine di esperti pagati lautamente per non si sa quale misterioso contributo all’Ente. Una richiesta di anticipazione di cassa (quindi mancanza di liquidità) di ben € 2.394.769,43, corrispondente ai 5/12 delle entrate accertate nell’ultimo triennio. Il massimo previsto dalla norma. Un ritardo nel pagamento dei fornitori che si è attestato a ben 305 giorni di media (un anno in sostanza). La presentazione della dichiarazione IVA effettuata in ritardo, la quale costituisce un’acclarata irregolarità. Insomma una gestione veramente poco attenta e oculata della cosa pubblica. Ovviamente, come al solito, in sede di seduta consigliare, a questo mio intervento, che come si può facilmente constatare è stato esclusivamente di natura tecnica, il Sindaco Laccoto ha risposto con le solite accuse sul personale, tirando in ballo fatti e avvenimenti (alcuni addirittura totalmente inventanti) che nulla avevano a che vedere con l’approvazione del rendiconto. Un segnale, da parte del Sindaco, di chiaro ed evidente nervosismo, di chi sa di non poter controbattere con documenti e atti e prova, ad ogni seduta comunale, di buttarla in caciara”.
Ovviamente siamo a disposizione per l’eventuale replica del Sindaco Laccoto.