Home Cronaca Presunti brogli alle Regionali: un solo rinvio a giudizio e 11 prosciolti

Presunti brogli alle Regionali: un solo rinvio a giudizio e 11 prosciolti

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Niente utilizzo delle intercettazioni ambientali e dunque ben 11 proscioglimenti e un solo rinvio a giudizio nell’udienza preliminare su una presunta corruzione elettorale in occasione delle elezioni regionali per il rinnovo dell’Ars del 2017, al centro di un’inchiesta della procura di Messina. Il gup Monica Marino ha accolto l’eccezione della difesa che riteneva non fossero utilizzabili le intercettazioni telefoniche ed ambientali. Così sono cadute tutte le accuse, con gli indagati quindi prosciolti con la formula “perché il fatto non sussiste”. Escono dall’inchiesta l’ex parlamentare regionale Santo Catalano, Rocco Cambria, Davide Lo Turco, Francesco Salmeri, Placido Smedile, Enrico Talamo, Giuseppa Zangla, Maria Pamela Corrente, Carmelo Fascetto, Lorenzo Italiano (foto), ex sindaco di Milazzo, Armando Buccheri, Rocco Cambria e Davide Lo Turco. Disposto invece il rinvio a giudizio al prossimo 17 maggio per Francesco Pettinato, accusato di una presunta estorsione, padre di Marco Antonino Pettinato, sindaco di Fondachelli Fantina, la cui posizione era stata già stralciata e che sarà trattata il 10 febbraio. Nella difesa sono stati impegnati gli avvocati Roberto Bonavita, Tommaso Calderone, Diego Lanza, Giuseppe e Gian Maria Santilano, Laura Todaro, Pietro Fusca, Fabrizio Formica, Isabella Barone, Nunzio Rosso, Filippo Barbera, Carmelo Scillia, Rosaria Composto. Risolto il passaggio delle intercettazioni, rimane in sospeso la richiesta di accedere, come prima opzione, alla ‘messa alla prova’ da parte di uno degli imputati, Carlo ‘Roberto’ Cerreti. Per quest’ultimo il gup, dopo aver stralciato la sua posizione, ha rinviato al 7 febbraio.