Nas e i carabinieri hanno battuto a tappeto le farmacie per smascherare l’ennesima truffa. Il servizio è stato deciso dopo l’aumento di casi di positivi che si sono presentati con il codice fiscale di amici e conoscenti No Vax in modo da fare risultare anche loro positivi e successivamente guariti. Nelle farmacie e nelle strutture dove vengono effettuati i test gli operatori sono, infatti, “tenuti a controllare l’identità delle persone che si sottopongono al test, essendo un trattamento sanitario che si conclude con un referto”, spiega il comandante del gruppo tutela della salute dei carabinieri. Anche in questo caso, i No Vax hanno utilizzato le chat e in particolare Telegram per il «passaparola» nella pratica illecita che ha ovviamente dei costi come in foto di copertina. Sarebbero una cinquantina in tutto i punti Covid dove sono state riscontrate irregolarità.
