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S. Agata prova ad uscire dal tunnel del covid

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Scendono a 277 i positivi a S.Agata Militello con nessun nuovo contagio ufficiale e andamento che potrebbe preludere ad una sia pure lenta uscita dalla zona arancione attuale. Assistiamo ad una progressiva decrescita dei positivi al tampone molecolare – conferma il Sindaco Bruno Mancuso – questo perché è stata riconosciuta la validità del tampone rapido e quindi si fanno meno molecolari. I positivi al rapido si mantengono stabili. Abbiamo notizia di un uomo di 45 anni ricoverato per COVID presso il policlinico di Messina, mai vaccinato, in atto in ventilazione assistita”. Il primo cittadino chiarisce poi le scelte sulle scuole. “Atteso che concordo con chi ritiene che i maggiori pericoli per la diffusione dei contagi avviene nelle scuole superiori, anche per il problema legato ai trasporti, siccome in molti mi chiedono di intervenire sulle scuole superiori, vorrei ancora una volta precisare che le scuole superiori non sono di competenza comunale ma della provincia. Pertanto il Sindaco, causa COVID, ha solo il potere di emettere eventuali ordinanze di chiusura anche per le superiori, a tutela della salute pubblica, solo con il parere favorevole dell’ASP, assolutamente vincolante per rendere legittimo il provvedimento. Tale parere è stato richiesto già due volte con esito negativo per cui non mi è possibile intervenire, pena l’illegittimità dell’ordinanza.
Stesso discorso vale per la sanificazione delle scuole e per lo screening. Il provvedimento del Sindaco, per legge, può essere riservato alle strutture di proprietà comunale, quindi limitato agli Istituti comprensivi, così come lo screening. Le scuole superiori sono infatti frequentate da studenti provenienti da vari comuni del comprensorio ed e’ ovvio che il comune di Sant’Agata di Militello non può farsi carico di sottoporre a screening studenti provenienti da altri Comuni, a meno che non preceduti da specifica convenzione. A mio parere piuttosto, lo screening avrebbe dovuto essere organizzato dall’Asp tramite le Usca scolastiche ma, dietro mia richiesta, mi è stato risposto che l’Asp considera inutile l’esecuzione degli screening sulla popolazione scolastica.
Siccome io, da medico più che da sindaco, dissento decisamente da questo assurdo parere, ho avviato, prima della ripresa dell’attività in presenza, una campagna di screening scolastico che non poteva che essere riservata, per i motivi sopra esposti, alla popolazione scolastica delle scuole comunali.
Spero di essere stato utile per chiarire alcune questioni che hanno generato equivoci tra gli interessati”.