La grana scuola e la votazione dei tre grandi elettori siciliani che dal 24 nomineranno il nuovo Presidente della Repubblica hanno fatto traballare il Governatore Musumeci, solo terzo dietro Gianfranco Miccichè di Forza Italia e Nunzio Di Paola del M5s. Il leader di Diventerà Bellissima è stato eletto, così come tutti gli altri presidenti delle regioni italiane, ma il risultato delle urne non lo ha soddisfatto, rappresentando uno strappo all’interno della maggioranza di governo. “Se qualche deputato vile e pavido – tuona Musumeci – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste”. Dopo le voci di dimissioni ecco invece il rimpasto in Giunta, annunciando che incontrerà i partiti di centrodestra per avere una lista di papabili nuovi assessori anche se alcuni saranno riconfermati.
