All’indomani della 18^ assoluzione il vulcanico Cateno De Luca, Sindaco di Messina, ha annunciato di voler bloccare lo Stretto se non cambia la normativa che prevede il super green pass per l’attraversamento. In una nota indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Prefetto di Messina Cosima Di Stani e al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sollecita la modifica della norma relativa alla violazione del diritto alla libera circolazione delle persone con specifico riferimento alla continuità territoriale da e per la Sicilia e al pendolarismo dello Stretto di Messina. Per De Luca la norma che dispone l’utilizzo del cosiddetto super green pass su mezzi di trasporto, bus e treni interregionali “costituisce una palese violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea e interrompe di fatto la continuità territoriale con la Sicilia peraltro già scarsamente garantita. Puntualizzo che il tema della campagna di vaccinazione trova piena adesione da parte di questa Amministrazione comunale ma gli oltre un milione di passeggeri che attraversano ogni anno lo Stretto sono pendolari, ovvero persone che abitano su una delle due sponde e che ogni giorno si recano per motivi di studio o lavoro sulla sponda opposta”. De Luca ha infine rimarcato: “Caro Presidente non mi costringa a bloccare lo stretto di Messina! Sono pronto a farlo subito se non cambiate la norma che avete fatto. Nessun Green Pass può violare la continuità territoriale con la Sicilia.
Durante una diretta su Facebook De Luca ha affermato che che rinvierà di una settimana la decisione di dimettersi da primo cittadino per candidarsi alla Regione. “Ci tengo – ha detto De Luca – ad essere presente e rappresentare la città di Messina all’udienza dal Papa organizzata dall’Anci. Mi sembra doveroso. Mi dovete sopportare una settimana in più. Non si andrà oltre”. Pertanto le dimissioni dovrebbero essere protocollate lunedì 17 gennaio per essere efficaci venti giorni dopo. De Luca aveva sottolineato che nei 20 giorni che intercorreranno dalla data del protocollo delle dimissioni a quando diverranno efficaci, continuerà “a fare il sindaco. E quei venti giorni, inoltre, sono sufficienti a gestire l’ondata pandemica (la quarta) che non sta risparmiando Messina”.