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Rischia di chiudere l’ufficio del giudice di pace a Tortorici

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A Tortorici, comune sciolto per mafia e per questo da mesi commissariato in attesa di nuove elezioni anticipate previste per l’autunno, succede che un presidio di legalità, quale la sede del giudice di pace, a servizio peraltro dei vicini comuni di Castell’Umberto, Ucria, Comune di Floresta, Galati Mamertino e Comune Di Longi, venga proposto per la chiusura con grave danno per gli abitanti di questi comuni, che già soffrono una distanza abissale dalla sede più prossima del Tribunale.
Tenendo conto che:
1) la sede del giudice di pace è ubicata in locali del Ministero della Giustizia e pertanto non ci sono spese di fitto;
2) i dipendenti sono distaccati dal comune di Tortorici che ha un numero di impiegati, fra stabilizzati e non, non certo risicato;
3) i comuni che usufruiscono del servizio sono disponibili a sostenere le poche migliaia di euro di spese delle utenze;
4) i dipendenti sono competenti e preparati;
5) il livello di soddisfazione del servizio, sentendo gli avvocati, è altissimo;
6) la “domanda” del servizio è elevata e destinata a crescere in relazionie alle nuove competenze attribuite al giudice di pace;
7) Il presidente del Tribunale di Patti ha espresso con chiarezza un parere nel quale riafferma la necessità del presidio.
“Nessun uomo di buon senso riesce a comprendere in base a quale logica possa essere messo in discussione questo presidio – afferma l’onorevole Franco De Domenico -. Lo stato non può arretrare laddove è certificato che la mafia avanza. Sarebbe un pessimo messaggio che non ci consente di stare zitti. Insieme a Pietro Navarra Deputato saremo accanto alla comunità di Tortorici per difendere questo diritto”.