Assolto perché il fatto non sussiste. È stata emessa oggi, davanti al giudice monocratico Simona Monforte, la sentenza del processo di primo grado nei confronti di Cateno De Luca al quale, insieme ad altri 8 collaboratori, veniva contestata una presunta maxi evasione fiscale da 1 milione e 750 mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza con annessa richiesta di condanna a 3 anni. Un calvario giudiziario di dodici anni che ha visto il sindaco di Messina piangere in diretta Facebook. Insieme a lui sono stati assolti Carmelo Satta, Cristina e Floretana Triolo, l’ex sindaco di S. Teresa di Riva Antonino Bartolotta, Giuseppe Ciatto, Francesco Vito, Carmelina Cassaniti e Fabio Nicita. “Ringrazio questo tribunale – dichiara il sindaco di Messina – dove ho trovato giustizia. Sarà l’ultima ma con il mio modo di essere e di fare non credo. Ma continuo a camminare a testa alta. Sono stato qui ad aspettare. Dai processi non sono mai scappato aspettando a testa il verdetto qualunque esso fosse stato. Arriveranno le scuse di Salvini, di Musumeci, di tutti coloro che mi hanno definito delinquente? Ci sarà lo stesso clamore mediatico di quando sono stato arrestato? Sono cicatrici – conclude De Luca – che rimangono ma quello che mi ha fatto più male in questo processo che hanno tentato di mettere sul lastrico oltre 1.500 persone”.
