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Mistretta: maltrattava la compagna, arrestato dai Carabinieri

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Nel pomeriggio del 25 ottobre 2021, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti (ME), i Carabinieri della Compagnia di Mistretta (ME) hanno arrestato un cittadino mistrettese, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violazioni delle prescrizioni della sorveglianza speciale di P.S.

In particolare, le indagini dei Carabinieri partite a seguito dell’arresto dell’uomo per violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale di P.S. hanno consentito di ricostruire i maltrattamenti, fisici e verbali, posti in essere nei confronti della compagna che hanno avuto inizio sin dal principio del loro rapporto e culminati nell’ultimo episodio di violenza verificatosi la settimana scorsa ed hanno fatto emergere come l’uomo vessasse psicologicamente e fisicamente la donna, umiliandola in più occasioni e picchiando la vittima per futili motivi.

Solo a seguito dell’ultimo episodio di violenza patito la donna ha trovato la forza per denunciare ai Carabinieri di Mistretta il comportamento violento dell’uomo che dopo averlo arrestato per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza, hanno successivamente attivato il c.d. Codice Rosso, introdotto dalla Legge n. 69 del 2019 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, informando prontamente la Procura della Repubblica di Patti, diretta dal Procuratore Capo Dott. Angelo Vittorio Cavallo, che ha richiesto al G.I.P. del Tribunale di Patti l’emissione, a carico dell’uomo, di una misura cautelare, mettendo così fine alle violenze subite dalla donna.

L’arrestato al termine delle formalità di rito, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Patti (ME), Dott. Ugo Domenico Molina, come richiesto dalla Procura di Patti, su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Alessandro Lia, che ha coordinato le indagini, è stato condotto presso la propria residenza e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.