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La carica degli aspiranti sindaco nei 15 comuni della provincia messinese

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In tutta la Sicilia sono 43 i Comuni chiamati alle urne il prossimo 10 e 11 ottobre (in altri 3 si vota il 24-25 dello stesso mese), di cui ben 15 nella sola Provincia di Messina. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 22 la domenica e dalle 7 alle 14 il lunedi. Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per infiltrazioni mafiose), Patti, Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta rappresentano il maggior numero di centri interessati in rappresentanza di oltre 73mila abitanti. Andando nel dettaglio, a 39 giorni dal voto ed a 10 dalla presentazione di candidati e liste di appoggio (stavolta sono solo una per aspirante sindaco), molti i nodi da sciogliere, almeno ufficialmente, anche se appare chiaro di come tutti si siano mossi sottotraccia. In ordine alfabetico ad Antillo l’uscente sindaco Davide Paratore, approfittando della norma introdotta un anno fa dall’allora assessore regionale Bernardette Grasso, si ripresenterà per la terza volta consecutiva, dopo aver amministrato la cittadina dell’alta Valle d’Agrò, negli ultimi 10 anni. Ad opporsi dovrebbe essere l’ex sindaco Antonio Di Ciuccio, sindacalista e già al governo della cosa pubblica locale dal 2002 al 2011 quando ha appoggiato la candidatura a Sindaco di Giovanni Palella che venne sconfitto da Paratore. A Capo d’Orlando è fresca la scontata ricandidatura del primo cittadino Franco Ingrillì con Luca Giuffrè unico antagonista ufficiale da settimane con almeno un terzo incomodo che dovrebbe uscire dagli attuali consiglieri Renato Mangano, Alessio Micale o Sandro Gazia. A Caronia per la successione ad Antonino D’Onofrio i due omonimi Giuseppe Cuffari, uno imprenditore e l’altro geometra, e l’avvocato Antonella Fasolo. A Falcone il duello dovrebbe essere tra il sindacalista Nino Genovese e Andrea Paratore, medico, fratello del sindaco Carmelo, sospeso dalla carica per effetto della misura cautelare del divieto di dimora sul territorio di Falcone applicata a seguito dell’inchiesta “Movie Direction”. A Ficarra nessun candidato ufficiale dopo il ritiro di Emilio Ricciardo che rappresentava la naturale successione a Gaetano Artale, mentre a Floresta,comune commissariato dopo la sfiducia a Cappadona, sfida tra l’ex sindaco Nello Marzullo ed il giovane Antonio Stroscio, ora “nemici” dopo essere stati alleati nel 2018. A Galati Mamertino si era fatto avanti il sindacalista Calogero Emanuele per il dopo Nino Baglio ma è ancora tutto top secret. Gioiosa Marea propone Giovanni Princiotta e la dottoressa Giusi La Galia, ex assessore sotto la guida del compianto sindaco Ignazio Spanò, ma Teodoro La Monica e l’ex sindaco Eduardo Spinella starebbero lavorando per una eventuale terza lista. Mistretta uscirà finalmente dal tunnel dei due anni e mezzo di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose a seguito dell’operazione “Concussio” con due pretendenti ufficiali, Salvatore Alfonso Germanà e Carmelo Nucera, ex consigliere di maggioranza. Patti dell’uscendo Mauro Aquino, invece, dovrebbe avere il record di candidati visto che ai quattro già ufficializzati – Giuseppe Raneri, Anna Sidoti, Enzo Natoli e Fabrizio Trifilò, si avvicina la candidatura di altri due nomi: Gianluca Bonsignore e Giorgio Cangemi. A Rodì Milici possibile il bis di Eugenio Aliberti, mentre a San Marco D’Alunzio finora è sceso in campo Andrea Monici per l’eredità di Dino Castrovinci. Sant’Angelo di Brolo sarà affare tra l’uscente Franco Cortolillo e l’ex assessore Tindaro Germanelli. Ci riprova a Terme Vigliatore Domenico Munafò, sfiduciato lo scorso 22 dicembre, ed infine a Torregrotta si è già presentato Franco Pino.