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Sicilia in giallo: mascherine all’aperto e non più di 4 al tavolo al ristorante

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Prima per contagi, ultima per vaccinati la Sicilia sarà la prima regione italiana a ridiventare gialla. Si attende oggi l’ufficialità della cabina di regia ma dal prossimo lunedì 30 agosto tecnicamente la Sicilia approda in zona gialla. Se nel pomeriggio ci sarà la conferma, sarà la prima regione a cambiare colore dopo il via libera a fine luglio dei nuovi criteri per calcolare il rischio Covid basati sulle ospedalizzazioni, con soglia del 10% per l’occupazione dei posti in rianimazione e 15% per i posti letto in area medica non critica.
L’isola, infatti, pur rimando stabile negli ultimi valori comunicati ieri dall’Agenas, ha “sforato” il tetto di occupazione delle terapie intensive portandosi all’11%, dopo una settimana di altalena tra il 10 e il 9 per cento, ha superato il limiti previsti per le aree mediche portandosi al 20% e quello dei contagi. In bilico anche la Sardegna che però non sembrerebbe ancora aver ricevuto il ‘”cartellino giallo” con ricoveri in terapia intensiva al 12% e in reparto al 14%.
Nel mirino in Sicilia la bassa percentuale di vaccinati: più di un siciliano su tre non ha ancora ricevuto alcuna somministrazione di vaccino anti-Covid. Una situazione allarmante che ha spinto nei giorni scorsi il governatore Nello Musumeci e ieri l’assessore alla Salute Ruggero Razza a richiamare la popolazione a un gesto di responsabilità. «L’80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto. – ha detto Razza – La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani». Con l’ingresso in zona gialla cambia poco: mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante sono le principali novità.