La riorganizzazione delle Usca nel mirino dei Sindaci dei Nebrodi dove si registra una curva dei contagi crescente. Dopo il Sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci, è il primo cittadino di san Salvatore di Fitalia Giuseppe Pizzolante a denunciare una “situazione del tutto fuori controllo soprattutto in conseguenza di una riorganizzazione delle Usca del tutto incoerente e pregiudizievole in un mutato quadro epidemiologico che, di contro, richiederebbe un diverso e più efficace assetto organizzativo”. Il Sindaco di San Salvatore di Fitalia si è trovato a dover gestire “casi di positività e di conseguente necessità di immediato tracciamento che, finora, avevano trovato efficace ed efficiente copertura grazie ad un percorso avviato da medici dell’Usca che era diventato virtuoso. Dopo la positività a test rapido, successivamente confermato da tampone molecolare – scrive Pizzolante – mi sono trovato a dover adottare autonomamente nel giro di pochissime ore, 18 provvedimenti di isolamento immediati che l’Usca di S. Agata Militello, attualmente sottodimensionato e oberato da un numero sempre crescente di positività, non avrebbero mai potuto adottare tempestivamente; mentre, come è ormai risaputo, solo con provvedimenti tempestivi è possibile arginare e bloccare eventuali cluster. Ancora nella giornata di ieri un altro soggetto dei 18 posti in quarantena è risultato positivo al molecolare”. Inoltre, il sindaco evidenzia che “il team di psicoterapeuti/psicologi adibiti al contact tracing e supporto psicologico pare lavoreranno fino al 31 agosto, con inevitabili e gravissime ulteriori conseguenze in merito al depotenziamento delle Usca. Difatti, proprio grazie al grande lavoro dei medici Usca e del team di psicoterapeuti/psicologi/amministrativi si era giunti, dopo le innumerevoli battaglie dei Sindaci del territorio, ad effettuare i tracciamenti anche sui test positivi rapidi riuscendo a creare un percorso virtuoso e snello. L’Usca S.Agata ad oggi esegue un numero consistente di tamponi, tracciamenti e risulta complicatissimo gestire i “domiciliari” sia per effettuare i tamponi sia per quanto riguarda la gestione dei pazienti malati”. “Oggi assistiamo – scrive Pizzolante – ad un’inaccettabile e pericolosissima inversione di rotta, resa ancor più grave dalla riluttanza che ormai dimostrano diversi cittadini ad attenersi alle regole di distanziamento e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale allorquando non si riesce a mantenere la distanza interpersonale di sicurezza, finanche all’invalso metodo di utilizzo di kit autodiagnostici che, di fatto, consentono di sottrarsi alla vigilanza sanitaria e ai provvedimenti di isolamento. In altre parole, ci troviamo in un momento in cui, piuttosto che depotenziare le Usca, si dovrebbero implementare e riattivare per evitare un disastroso e inaccettabile aumento di contagi e isolamenti che, certamente, influirebbe in maniera disastrosa in vista della prossima stagione autunnale e della conseguente ripresa di attività economiche e scolastiche. Solo così, avendo personale e ore idonee a disposizione, si potrebbe ridare linfa anche al metodo dei drive in che in più occasioni si è rivelato determinante per un controllo efficace della circolazione virale. Per tale ragione, si auspica e si richiede che, con immediatezza, vengano riattivate le Usca scolastiche, l’Usca Nebrodi, Usca di Capo d’Orlando e Castell’Umberto: la gestione di tutta l’emergenza Covid-19 non può e non dovrà essere lasciata nuovamente nelle mani dei soli Sindaci”