Home In primo piano Il Sindaco di San Salvatore di Fitalia chiede di riattivare le USCA

Il Sindaco di San Salvatore di Fitalia chiede di riattivare le USCA

557

La riorganizzazione delle Usca nel mirino dei Sindaci dei Nebrodi dove si registra una curva dei contagi crescente. Dopo il Sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci, è il primo cittadino di san Salvatore di Fitalia Giuseppe Pizzolante a denunciare una “situazione del tutto fuori controllo soprattutto in conseguenza di una riorganizzazione delle Usca del tutto incoerente e pregiudizievole in un mutato quadro epidemiologico che, di contro, richiederebbe un diverso e più efficace assetto organizzativo”. Il Sindaco di San Salvatore di Fitalia si è trovato a dover gestire “casi di positività e di conseguente necessità di immediato tracciamento che, finora, avevano trovato efficace ed efficiente copertura grazie ad un percorso avviato da medici dell’Usca che era diventato virtuoso. Dopo la positività a test rapido, successivamente confermato da tampone molecolare – scrive Pizzolante – mi sono trovato a dover adottare autonomamente nel giro di pochissime ore, 18 provvedimenti di isolamento immediati che l’Usca di S. Agata Militello, attualmente sottodimensionato e oberato da un numero sempre crescente di positività, non avrebbero mai potuto adottare tempestivamente; mentre, come è ormai risaputo, solo con provvedimenti tempestivi è possibile arginare e bloccare eventuali cluster. Ancora nella giornata di ieri un altro soggetto dei 18 posti in quarantena è risultato positivo al molecolare”. Inoltre, il sindaco evidenzia che “il team di psicoterapeuti/psicologi adibiti al contact tracing e supporto psicologico pare lavoreranno fino al 31 agosto, con inevitabili e gravissime ulteriori conseguenze in merito al depotenziamento delle Usca. Difatti, proprio grazie al grande lavoro dei medici Usca e del team di psicoterapeuti/psicologi/amministrativi si era giunti, dopo le innumerevoli battaglie dei Sindaci del territorio, ad effettuare i tracciamenti anche sui test positivi rapidi riuscendo a creare un percorso virtuoso e snello. L’Usca S.Agata ad oggi esegue un numero consistente di tamponi, tracciamenti e risulta complicatissimo gestire i “domiciliari” sia per effettuare i tamponi sia per quanto riguarda la gestione dei pazienti malati”. “Oggi assistiamo – scrive Pizzolante – ad un’inaccettabile e pericolosissima inversione di rotta, resa ancor più grave dalla riluttanza che ormai dimostrano diversi cittadini ad attenersi alle regole di distanziamento e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale allorquando non si riesce a mantenere la distanza interpersonale di sicurezza, finanche all’invalso metodo di utilizzo di kit autodiagnostici che, di fatto, consentono di sottrarsi alla vigilanza sanitaria e ai provvedimenti di isolamento. In altre parole, ci troviamo in un momento in cui, piuttosto che depotenziare le Usca, si dovrebbero implementare e riattivare per evitare un disastroso e inaccettabile aumento di contagi e isolamenti che, certamente, influirebbe in maniera disastrosa in vista della prossima stagione autunnale e della conseguente ripresa di attività economiche e scolastiche. Solo così, avendo personale e ore idonee a disposizione, si potrebbe ridare linfa anche al metodo dei drive in che in più occasioni si è rivelato determinante per un controllo efficace della circolazione virale. Per tale ragione, si auspica e si richiede che, con immediatezza, vengano riattivate le Usca scolastiche, l’Usca Nebrodi, Usca di Capo d’Orlando e Castell’Umberto: la gestione di tutta l’emergenza Covid-19 non può e non dovrà essere lasciata nuovamente nelle mani dei soli Sindaci”