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Musumeci: “Abbiamo seminato, mi ricandido”

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 “Io non conoscevo la realtà del governo regionale, ero stato cinque anni all’opposizione. Quando mi hanno detto che sarei stato candidato mi sono dimesso subito da presidente della commissione Antimafia regionale.
A Palazzo d’Orleans ho trovato una regione devastata. Ho dovuto scalare le rocce con i miei assessori”. Lo ha detto il governatore Nello Musumeci alla kermesse allo Spasimo di Palermo parlando della sua decisione di ricandidarsi.
    “Abbiamo trovato cinque anni di macerie – ha aggiunto – un anno e mezzo di blocco per il Covid inseguendo la pandemia. Abbiamo seminato tantissimo in questi tre anni e mezzo e lo faremo ancora. Ma abbiamo ancora il diritto di raccogliere. Lo dice la legge del contadino: chi semina raccoglie. Non siamo così generosi di avere sputato sangue tanti anni e di fare raccogliere i frutti al primo che arriva in doppio petto”. “Abbiamo bisogno di far sapere quello che abbiamo fatto in tre anni – ha aggiunto il governatore – sputando sangue dalla mattina alla sera, contro tutto e contro tutti. Abbiamo bisogno di far sapere che in Sicilia c’è un governo di centrodestra, fatto di persone perbene che hanno lavorato per togliere le macerie lasciate da chi ci ha preceduto, ed è stato un grande lavoro, non bastavano le ruspe, e per costruire la Sicilia in cui noi crediamo. I siciliani devono sapere che nel silenzio c’è un governo che lavora instancabilmente dalla mattina alla sera per riscattare questa terra”.
    “Ho sentito dire ‘il governo lo conosco, ma che fa? Ma anche Musumeci, persona per bene, ma non sta facendo nullla – ha spiegato il govenatore – e allora ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso: che cosa si può fare per fare conoscere le tante cose che questo governo in 3 anni ha fatto? Noi comunichiamo quello che facciamo, ma per alcuni giornali è più importante quanti partiti dicono nì o sì alla mia ricandidatura, dell’Ismet 2 o del grande centro direzionale della Regione”.
    “Il presidente della Lombardia – ha ricordato Musumeci – ha 38 giornalisti, Zingaretti 31, noi uno… Abbiamo fatto un concorso e ne abbiamo assunti sei, ne stiamo facendo un altro per assumerne altri cinque e forse non basteranno… Allora andiamo in giro per la Sicilia a incontrare la gente… Allora l’attacco: comincia la campagna elettorale… Se stiamo zitti non facciamo niente, se parliamo facciamo campagna elettorale. E quindi continuano a fare quello che facciamo da sempre: parlare alla gente” (ANSA).