Home Sport L’Orlandina punta sempre sul Marco, passando dall’esperto Sodini al giovane rampante Cardani

L’Orlandina punta sempre sul Marco, passando dall’esperto Sodini al giovane rampante Cardani

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Marco Cardani, enfant prodige della pallacanestro italiana, dovrebbe essere il nuovo allenatore dell’Orlandina. Manca solo l’ufficialità, ma nelle prossime ore è previsto un incontro tra l’entourage di Cardani e il presidente Enzo Sindoni, per definire gli ultimi dettagli della futura collaborazione. Sembra ormai quasi certo che sarà lui a sostituire coach Marco Sodini sulla panchina biancoazzurra. Cardani, classe 1989, ha iniziato ad allenare fin da giovanissimo nelle giovanili della Junior Casale Monferrato, per poi passare all’Olimpia Milano. Poi il passaggio alla Pallacanestro Bernareggio in Serie C, in cui inizia la sua esperienza da capo allenatore. I lombardi conquistano subito la promozione in Serie B, dove nelle ultime stagioni sotto la guida di Cardani ottengono risultati importanti, tra cui la Supercoppa LNP 2020 Centenario di Serie B. Adesso il giovane coach sembra pronto per il grande salto e per l’approdo in Sicilia. “La soddisfazione più grande oltre la Super Coppa – ha detto nella conferenza del quasi addio -, è stato vedere giocatori sconosciuti o conosciuti per caratteristiche negative, andare via dopo una per la loro crescita. Sicuramente il non essere stati competitivi da una partita dalla finale brucia molto. A livello di performance non siamo stati competitivi come lo siamo stati durante l’anno, incontrando squadre più strutturate, e non riuscire a farcela per poco ti segna negativamente. Per quanto mi riguarda, i risultati sono stati importanti, la soddisfazione ci deve essere, non deve passare in secondo piano la crescita dei giocatori, che è uno dei motivi per cui credo che si potesse fare qualcosa di più nelle ultime due partite. Per la maggior parte di noi, me compreso, era la prima esperienza ai playoff, a parte Quartieri, Todeschini e Laudoni per cui possiamo essere soddisfatti. Credo sia molto più utile strutturare i giocatori in base a questa opportunità, potendosi creare sul mercato l’opportunità di plasmare il sistema di gioco, la costruzione del roster e della squadra. Importante è avere dalla parte dello staff tecnico e della società la flessibilità di potersi adattare. Dispiace per non essere riusciti a raggiungere un obiettivo, che non era un traguardo di inizio stagione e che comunque era stato complicato dalla partenza di Diouf, il nostro giocatore più importante per caratteristiche difensive e offensive; però ho fatto i complimenti e i ringraziamenti alla squadra per questi due anni indimenticabili, perchè credo si sia andati ben oltre le aspettative nostre e degli addetti ai lavori, viaggiando oltre l’80 per cento di vittorie”