Tra il 03 ed il 04 giugno 2021, a Falcone, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a tre distinte ordinanze di applicazione di misura cautelare, per maltrattamenti in famiglia ed atti di persecuzione, nei confronti di tre soggetti. I provvedimenti restrittivi, riguardanti tre procedimenti penali distinti ma inerenti la stessa tipologia di reato, sono stati richiesti dai sostituti procuratori, Dott.ssa Antonietta Ardizzone e Dott. Alessandro Lia, della Procura della Repubblica di Patti guidata dal Procuratore Capo Angelo Vittorio Cavallo.
La prima vicenda afferisce a maltrattamenti in famiglia commessi da un 50enne di Falcone che era già sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di famiglia, nelle cui mura domestiche sono avvenute vessazioni in danno dei congiunti, in particolare ingiurie, minacce ed umiliazioni nei confronti commessi della moglie. I Carabinieri di Falcone, avuta contezza del disagio familiare a cui erano sottoposti i familiari conviventi, hanno avviato le indagini coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Dott.ssa Antonietta Ardizzone, i cui esiti hanno permesso all’Ufficio di Procura di richiedere nei confronti dell’uomo l’applicazione della più afflittiva misura della custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto per essere posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, i militari hanno proceduto alla denuncia dell’arrestato per furto di energia elettrica in quanto, all’interno dell’abitazione, veniva riscontrata la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.
La seconda vicenda riguarda invece la difficile convivenza tra due fratelli, un uomo e una donna di Falcone. La donna, unitamente al compagno, è stata assoggettata a ripetuti maltrattamenti da parte del fratello, il quale, serbando acredine nei confronti dei due conviventi, ha compiuto plurimi atti di molestie, ingiurie, minacce di morte, vessazioni e provocazioni. La conseguente attività investigativa svolta dalla Stazione Carabinieri di Falcone, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Dott. Alessandro Lia, ha permesso di richiedere e ottenere dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Patti, l’applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo, di anni 48. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La terza misura cautelare è stata emessa a carico di un uomo di anni 38 originario di Falcone ma dimorante nel Comune di Oliveri. Egli, già sottoposto alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla ex convivente è stato raggiunto dalla misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari poiché autore di ulteriori episodi di violenza in danno della donna. I fatti che avevano determinato la prima misura, meno afflittiva, hanno avuto origine dalla separazione tra i due, non accettata dall’uomo che, per vendetta, aveva concretizzato reiterate condotte moleste, minacce, insulti che hanno indotto la donna a mutare le proprie abitudini di vita anche a causa del controllo esercitato dall’uomo sugli spostamenti della stessa. La donna ha trovato il coraggio di denunciare i fatti ai militari dell’Arma, le cui indagini, coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Dott.ssa Antonietta Ardizzone, hanno permesso al Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Patti, Dott. Andrea La Spada, di emettere ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari.