Galati Mamertino – Le dichiarazioni del vicesindaco Vincenzo Amadore in merito alle mancate risposte da parte della Regione per l’attivazione di un centro vaccinale a Galati.
«Oggi finalmente sono state effettuate, presso il “nostro” Incubatore dei Nebrodi, le seconde dosi dei vaccini a quanti avevano ricevuto la prima dose nella stessa struttura. Ora, nel ringraziare quanti si sono adoperati e si stanno adoperando per la buona riuscita della campagna di vaccinazione (medici, infermieri, operatori ecc..) e nel ribadire che la nostra è una richiesta di collaborazione e non una polemica fine a se stessa, è doveroso per me fare alcune precisazioni.
Mentre fino a qualche giorno fa abbiamo assistito a nuove inaugurazioni di “Hub vaccinali” sulla costa (l’uno a pochi km dall’ altro) vorrei ricordare a chi di competenza che con una nota inviata al Commissario Straordinario (oltre a tante altre interlocuzioni e sollecitazioni) abbiamo chiesto che venisse preso in considerazione, come centro d’appoggio vaccinale, il “nostro” Incubatore dei Nebrodi. Struttura dotata di tutte le caratteristiche necessarie allo scopo e pienamente idonea dopo i vari sopralluoghi e indicazioni dateci direttamente dai vertici dell’Asp. E lo abbiamo fatto soprattutto perché il nostro comune (oltre ad avere questa struttura d’eccellenza) si trova in una posizione strategica sui Nebrodi, rispetto anche ai molti paesi limitrofi. E per tutelare la popolazione dei suddetti comuni montani, prevalentemente costituita da persone anziane, spesso con difficoltà oggettive negli spostamenti. Nonostante le svariate interlocuzioni però, a quanto pare (sicuramente per problemi organizzativi) si è preferito propendere e “privilegiare” ancora una volta i centri della costa! Vorrà dire che i nostri concittadini anziani (probabilmente di serie B) saranno costretti a spostarsi e fare interminabili file anche per fare la seconda dose di vaccini. E noi dovremmo ancora una volta accontentarci dei complimenti per l’ottima organizzazione. In attesa di concrete risposte io continuo a non perdere la speranza e a difendere con forza le “terre alte di Sicilia”».