Ex Provincia, a rischio manutenzione straordinaria di strade e scuole

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    MESSINA – La Città Metropolitana di Messina non è più in grado di affrontare spese straordinarie e deve limitare al massimo anche gli interventi di manutenzione ordinaria, nonostante abbia adottato importanti iniziative per contenere le spese. L’allarme arriva direttamente dal Commissario straordinario della ex Provincia Filippo Romano, che ha inviato un documento ai Comuni, ai dirigenti scolastici, agli Uffici scolastici regionale e provinciale, agli organi regionali competenti, oltre che al Prefetto di Messina, ai Procuratori di Patti e Messina, al Procuratore Capo della Corte dei Conti di Palermo e ai sindacati. A causa del taglio dei trasferimenti statali, ridotti a zero negli ultimi 5 anni, e a fronte del contributo richiesto dall’Erario di 8,5 milioni di euro, che saliranno a 17 mln per il 2016 e a 25 per il 2017, il bilancio dell’ente è sceso dai 90 milioni di euro storicizzati fino al 2010 ai 62 milioni del 2014, ed è stato approvato in pareggio a 54 mln di euro per il 2015. Nei prossimi due anni sarà ulteriormente ridotto a 45 milioni per il 2016 e a 36 milioni per il 2017. Cifre insufficienti anche per la gestione corrente, se si considera che solo il personale ha un costo di 38 milioni di euro. Per il 2015, quindi, rimangono a disposizione 16 milioni di euro che dovranno coprire le spese fisse: circa 3 milioni di euro per affitti degli edifici scolastici, 1,8 mln per il servizio di trasporto e assistenza alunni disabili, 2 mln per utenze e manutenzione ordinaria di edifici scolastici, 3,4 mln per le rate dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. In totale ben 10,2 milioni di euro annui per cui il margine operativo sarebbe di solo 5 milioni circa. E ciò nonostante la dichiarazione di esubero del personale, la riduzione delle spese e la vendita degli immobili provinciali. Allo stato attuale, quindi, scrive Romano, l’ente non ha le disponibilità per interventi straordinari. A farne le spese saranno principalmente viabilità ed edilizia scolastica: nel caso di criticità non risolvibili in via ordinaria, strade o edifici pericolosi a rischio saranno inesorabilmente chiusi. “Molto peggio sarà nel 2016 e 2017” conclude il Commissario.