È stata dichiarata, nella tarda serata di ieri, la morte celebrale di Augusta Turiaco, l’insegnante di 55 anni che da giorni era in coma farmacologico al Policlinico di Messina. Il decesso è avvenuto a causa di un evento trombotico, che potrebbe essere attribuito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, al quale la docente si era sottoposta lo scorso 11 marzo nell’Hub della Fiera.
Sulla vicenda, La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta e sono stati già sentiti i familiari e il medico di famiglia della donna.
Secondo quanto riportato nell’esposto presentato dall’avvocato della famiglia, Daniela Agnello, la donna non soffriva di l’assenza di patologie pregresse, né tantomeno avrebbe avuto predisposizione genetiche alle trombofilie tali da giustificarne il decesso.
Lo stesso esposto è stato inviato, tra l’altro, anche al presidente del Consiglio Mario Draghi e a vari ministeri, tra cui quello della Salute, all’Aifa e all’Istituto superiore di sanità affinché si possa far luce sulla vicenda.
Nell’esposto presentato, il legale della famiglia chiarisce che questo non costituisce un attacco alla campagna vaccinale, ritenuta necessaria e indispensabile, ma rappresenta un segnale di allarme, una richiesta di indagini, di chiarimenti e di approfondimenti, di verità in un momento di grande apprensione e confusione sociale.
La famiglia, straziata dal dolore, la ricorda come una persona eccezionale: “Era una persona straordinaria nella sua normalità che ha trascorso la Sua vita prima tra le sale di concerto e poi tra i banchi di scuola come insegnante. Cittadina e donna onesta, nelle scorse settimane si era sottoposta con entusiasmo alla campagna vaccinale, salvo poi vedersi coinvolta in un incubo che ha avuto purtroppo esito infausto. Lascia dietro di sè due figli, due genitori e due fratelli che si porteranno dietro il ricordo di una donna forte e presente, capace di far fronte con coraggio alle difficoltà della vita”.
Il pensiero dei familiari è rivolto anche ai medici che in questi giorni l’hanno assistita: “Ringraziamo di cuore l’encomiabile sforzo dei medici del Policlinico di Messina che hanno seguito incessantemente la vicenda, facendo il possibile. La famiglia, nonostante le ombre emerse, sulle quali chiede comunque venga fatta luce, invita la cittadinanza a non sottrarsi alla campagna vaccinale consapevole della sua importanza, considerate le contingenze pandemiche. Come estremo gesto d’amore Augusta Turiaco aveva manifestato la volontà di donare i propri organi”.
