La Sicilia tornerà in zona arancione a partire da lunedì 15 Marzo. È questa la decisione presa dal Consiglio dei Ministri per l’Isola fino al 6 aprile, mentre dal 3 al 5 aprile, in occasione delle festività pasquali, tutto il territorio nazionale sarà in la zona rossa (ad eccezione della Sardegna).
Deluso il presidente della regione siciliana Nello Musumeci: «Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto-legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti: abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi.
È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia. – prosegue Musumeci – Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità».
In zona arancione sono permessi, nel limite di due persone (che potranno portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi) gli spostamenti all’interno del proprio comune una volta al giorno e verso una sola abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22. Da lunedì sarà vietato consumare all’interno di bar, ristoranti e centri commerciali, anche a pranzo ma resta consentito l’asporto fino alle 22. Per i bar l’asporto di bevande è concesso fino alle 18 e non si potrà consumare nei pressi delle attività.
Anche dal 3 al 5 aprile, in zona rossa, sarà consentito spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone non conviventi.
