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Floresta: case ad 1 euro, tra turismo e impegno sociale

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Floresta – L’Amministrazione Comunale dà avvio al riordino ed alla valorizzazione del patrimonio immobiliare già esistente nel territorio e, al contempo, punta alla valorizzazione, al restauro ed al consolidamento degli immobili presenti in tutto il territorio per contrastare il fenomeno dello spopolamento.

Per il sindaco Antonino Cappadona, con questa scelta, concretizzatasi con l’adozione da parte della Giunta Municipale di un apposito regolamento, si persegue l’attività da tempo avviata che ha come obiettivo il recupero del patrimonio abitativo, riqualificando contemporaneamente l’intero tessuto urbanistico–edilizio. Una scelta oggi ancor più valida grazie anche agli incentivi statali del cosiddetto superecobonus 110%.

Il sindaco evidenzia che ora, con le adeguate forme di tutela e di valorizzazione degli immobili presenti sul territorio, si può giungere ad altri importanti traguardi, quali l’insediamento di famiglie al fine di contrastare lo spopolamento, lo sviluppo di nuovi insediamenti produttivi (anche tramite la creazione di strutture turistico–ricettive e l’apertura di botteghe artigianali e di esercizi commerciali) ed una maggiore crescita socio–economica derivante da maggiori entrate esigibili per l’Ente.

L’azione amministrativa che punta alla valorizzazione e di riqualificazione degli immobili può avvenire anche tramite il coinvolgimento di privati, anche in virtù del principio di sussidiarietà di cui all’art. 118, comma 4, della Costituzione, secondo cui “Stato, Regioni, Città Metropolitane Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”;
Per Cappadona, Floresta ha tutte la carte in regola per far diventare reale e concreta quest’iniziativa meglio nota come le “case ad un euro”. Il regolamento adottato, al fine di disciplinare l’iter procedimentale da seguire per favorire l’incontro tra domanda e offerta, è già pubblicato nell’Albo Pretorio online e sul sito istituzionale dell’Ente.