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Calcio, l’Eccellenza ripartira’ a furor di popolo, dalla Promozione alla Terza appuntamento a settembre

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Il Covid ha certamente rivoluzionato le nostre vite peggiorandole sanitariamente ed economicamente. Però l’improvvisazione in molti settori c’era prima e c’è anche ora a distanza di quasi un anno dall’arrivo del maledetto virus e di giustificazioni ce ne sono poche. E’ il caso del calcio dilettantistico che, in piena pandemia con tutti gli addetti ai lavori che davano per scontata almeno una seconda ondata essendo il vaccino allora ancora in embrione, ha fatto partire tutti i vari campionati nonostante la contrarietà della stragrande maggioranza dei club interessati ed ovviamente ha poi dovuto interrompere tutta l’attività lasciando in piedi solo la serie D che prosegue pur tra oltre 100 recuperi da effettuare fra tutti i gironi dello stivale. E’ di questi giorni la novità che, pur se alcune regioni tra cui la Sicilia speravano nel miracolo, i tornei dalla Promozione fino alla Terza categoria sono stati già cassati e rimandati a settembre congelando i vari verdetti anche se quello più sportivamente drammatico è che molte realtà, causa mancanza di soldi, non le ritroveremo più dopo l’estate. Invece sono giorni frenetici in seno alla Lega Nazionale Dilettanti per riconoscere l’interesse nazionale (e quindi far ripartire l’attività agonistica) nel torneo di Eccellenza. Se però, nella tarda serata di venerdì 5 febbraio, sembrava tutto praticamente certo per permettere di terminare il campionato fino alla fine del girone di andata per decretare le promozioni in Serie D, nelle ultime ore questa ipotesi sembra avere perso forza per una deroga alle norme della Lega che non sarebbe ben vista dalla Figc.
LA PROPOSTA LND – Il Consiglio Direttivo della Lega del presidente Cosimo Sibilia ha cercato una soluzione per non danneggiare i club che, in queste settimane, hanno avuto a che fare con i problemi più svariati (dai semplici danni economici ai calciatori che magari hanno trovato posto in D) proponendo un protocollo sanitario ad hoc con contributo straordinario della Figc per tamponi e sanificazione, mercato aperto sino al 31 marzo e, specialmente, lo stop alle retrocessioni e il conseguente mantenimento della categoria per “le Società che dovessero rinunciare alla prosecuzione dell’attività per difficoltà economiche”.
I DUBBI FIGC – È proprio quest’ultimo il punto su cui sono emersi i maggiori dubbi, perché le indiscrezioni delle ultime ore riportano una Figc non disposta ad accettare questa deroga, che chiaramente diventerebbe una divergenza molto importante su cui discutere, perché cambierebbe del tutto le carte in tavola per le società. Mentre l’iter per riconoscere l’interesse nazionale anche al campionato di Eccellenza è già partito, restano ancora da chiarire format e date del torneo. In attesa di nuovi sviluppi e altri possibili colpi di scena dietro l’angolo. Da sciogliere anche i nodi di tutta l’attività giovanile.