Home Sport L’Orlandina prova a frenare la lepre Tortona nel turno infrasettimanale di A2

L’Orlandina prova a frenare la lepre Tortona nel turno infrasettimanale di A2

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Tra calendario normale e recuperi per il Covid e non solo si infittisce il calendario del girone Verde di A2 che tra stasera e domani proppone la seconda di ritorno che vedra’ l’Orlandina terza forza del campionato di scena nel posticipo, chiesto ed ottenuto per restare in Piemonte dove domenica alle 16 sara’ ospite del Casale Monferrato con il possibile utilizzo anche per pochi minuti di Simone Bellan a due mesi dall’infortunio. Domani alle 19.30, invece, il parquet è quello di Voghera nel pavese, campo amico del Tortona, unica imbattuta dopo 11 partite, una sorta di esame di maturita’ per una sfida che gia’ da sè offre mille motivazioni ai paladini, ko con rimpianto all’andata, in un match che, data la formula della seconda fase dove le squadre si portano i punti degli scontri diretti, vale doppio. Nella gara affidata a Maschio di Firenze, Salustri di Roma e Yang Yao di Vigasio (VR) di fronte la miglior difesa e l’attacco più prolifico guidato dal cecchino Floyd che sul mercato continua a far gola a molti club e che di certo ha un futuro anche al piano di sopra viste le sue immense qualita’ non solo di tiratore micidiale.
In chiusura un inciso sull’inchiesta aperta come atto dovuto dalla Fip in seguito alle accuse social di Ceron all’orlandino Gay e che dovrebbe portare comunque solo noie e magari un’ammenda per il play-guardia paladino, una delle rivelazioni dei biancoazzurri finora. Ribadiamo che entrambi avrebbero fatto meglio a tacere ed a risolvere le loro questioni sul parquet magari concludendole con una stretta di mano ed una bella bevuta. Di certo Ceron, che ha la nostra solidarieta’ perchè l’incidente alla testa che aveva subito due anni fa e che per fortuna sembra aver superato è stato davvero bruttissimo tale da segnare un’intera vita, ha sollevato un polverone che sarebbe dovuto rimanere sul parquet, giudicato solo dai tre arbitri, insieme ai mille simili che accadono. La riprova ieri sera nel derby calcistico di Coppa Italia con la pesante rissa verbale Ibra-Lukaku che l’arbitro ha solo ammonito probabilmente evitando al nerazzurro il rosso anche per quanto fatto prima dell’ingresso negli spogliatoi, ma che, siamo sicuri, non aprira’ nessuna inchiesta poichè, ripetiamo, di casi analoghi ne sono sempre successi e continueranno ad esistere ed il giudizio, anche sbagliato talvolta, spetta a chi dirige le gare. I giudici e le procure varie lasciamoli per altri fatti più gravi.