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L’Orlandina chiede strada a Milano per proseguire il volo anche nel nuovo anno

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Altro mezzogiorno di sfida per l’Orlandina che punta a calare il poker sul piatto del girone Verde di A2 anche se di fronte c’è una Milano che le 3 gare su 6 le ha vinte in trasferta a Piacenza, Casale e Biella, perdendo le 2 in casa oltre sul parquet di Udine seconda della classe. Insomma un avvio di 2021 tutt’altro che agevole nel match del PalaFantozzi diretto da Ursi, Puccini e Spessot anche se i biancoazzurri, ovviamente privi ancora degli infortunati Bellan e Tintori, vogliono continuare a sorprendere dall’alto del meritato quarto posto con un bilancio di 4 vinte e 3 perse. “Il percorso che stiamo facendo – spiega alla vigilia coach Sodini – è un percorso assolutamente virtuoso, che deve tener conto delle modalità di crescita di un gruppo così giovane. Da questo punto di vista, dopo aver vinto tre partite consecutive e con il morale molto alto, il passo avanti deve essere di non fare errori in una partita casalinga, contro una squadra che ha lottato tutte le partite, che ha buoni giocatori e che fa del collettivo e dell’organizzazione uno degli aspetti principali del proprio modo di essere. Noi abbiamo bisogno, rispetto alla partita di Trapani, di correre molto di più, di essere molto più aggressivi sui 40 minuti (perché lo siamo stati a strappi) e di eliminare qualche errore tecnico difensivo. Sarà determinante difendere su giocatori bravi ad attaccare il ferro e altrettanto a giocare senza palla. Fondamentale per noi sarà avere una distribuzione migliore sui 40 minuti delle nostre energie, riuscendo a performare la pallacanestro di corsa che vogliamo ancora esprimere in modo più compiuto”. “Contro Milano ci attende una gara tosta – gli fa eco capitan Matteo Laganà -, ma dobbiamo imporre il nostro ritmo e portare a casa il risultato. Loro sono molto coesi e raramente subiscono parziali durante la gara”. Sul fronte milanese parla il tecnico Davide Villa. “Arriviamo da una sfida, con Udine, con alcune indicazioni positive e diversi aspetti su cui invece lavorare. Ci troveremo di fronte una squadra simile per impostazione alla Old Wild West. Capo d’Orlando ha una batteria di tiratori importanti, Floyd sa spaccare le partite ed è davvero difficile da contenere. Dovremo prestare grande attenzione alla loro capacità di produrre una gara ad altissimo punteggio, con le nostre attuali percentuali dall’arco non riusciremmo a gestire una sfida di questo tipo. Servirà molta concentrazione anche sui loro repentini cambi difensivi, altra arma in più insieme alla versatilità di un lungo atipico come Johnson”.