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Indagine annuale sulla Tari: nelle regioni del sud si paga il 35% in più

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L’annuale indagine di Cittadinanzattiva ha confermato che nelle regioni del Sud del Paese si paga oltre il 35% in più rispetto a quelle del Nord, per la minore raccolta differenziata e per i maggiori costi che sono sopportati per il trasporto dei rifiuti al Centro-Nord per la carenza impiantistica. Tuttavia, la Sicilia risulta essere tra le regioni in cui la Tari è in diminuzione (-1,4%), ma questo dato è rilevato nel complesso e la tendenza non è uguale per tutte le province.

L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2020 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. La rilevazione è realizzata nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018). Per quel che riguarda la Sicilia, nel 2019 la spesa media è stata di 394€ per famiglia, nel 2020 di 389€. Catania risulta essere il capoluogo di provincia più costoso (504€) e nella top 10 dei capoluoghi più costosi troviamo altre 4 città siciliane: Siracusa (442€), Agrigento (425€), Trapani (424€), Messina (422€).

Secondo il rapporto Rifiuti urbani 2019 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), gli italiani nel 2018 hanno prodotto 30,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (+2% rispetto al 2017). La maggioranza dei rifiuti urbani è prodotta al Nord (47,5%) seguito dal Sud (30,5%) e infine dal Centro (22%).

Il report completo è disponibile sul sito di Cittadinanzattiva.