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Sant.Agata M.llo: i rappresentanti di Officina Democratica chiedono la riattivazione del C.O.C.

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Sant’Agata di Militello – i rappresentanti del gruppo Officina Democratica chiedono la riattivazione del C.O.C.

Nei giorni scorsi i sindaci dell’area Nebrodi hanno inviato un documento ai responsabili dell’Asp di Messina con delle precise richieste per gestire l’emergenza Covid nel distretto sanitario di appartenenza. Ma non vi è ancora stata risposta a queste richieste. Per questo motivo i rappresentanti di Officina Democratica chiedono che venga riattivato il C.O.C., il Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato. Il C.O.C. è una struttura operativa del comune in cui si organizzano – sia nel tempo ordinario che sotto emergenza – le attività di protezione civile. In questo momento il Centro Operativo potrebbe espletare quelle funzioni (coordinamento, sanità, volontariato, assistenza alla popolazione, servizi essenziali, mobilità) che faciliterebbero la gestione dell’emergenza.

Di seguito il comunicato stampa di Officina Democratica:

“Prima della conferenza stampa di alcuni dei Sindaci del distretto sanitario, avevamo stigmatizzato la situazione disastrosa in cui versa l’organizzazione dei servizi sanitari nel nostro territorio, invocando maggiori attività di informazione e assistenza alla popolazione e l’avvio di una campagna di screening rivolta in particolare alle scuole e agli ambienti lavorativi. Dopo le richieste dei Sindaci il magro risultato è stato quello di un “drive in” per mezza giornata (di domenica), su prenotazione telefonica obbligatoria. Riteniamo che ciò non basti. L’ultimo bollettino riporta un numero di positivi accertati nella nostra città pari a 70 (45 positivi al molecolare e 25 al rapido), con 4 ricoveri e due terapie intensive. Negli ultimi dieci giorni si sono registrati tre decessi. Nulla si sa ancora, dopo quasi una settimana, della richiesta di dotare l’ospedale di Sant’Agata dei mezzi e delle risorse umane necessarie per processare i tamponi molecolari. Così come nulla è dato sapere del richiesto potenziamento delle Usca e della attivazione delle Usca scolastiche. Se tutto ciò “dipende” da un livello istituzionale superiore (Governo Regionale e ASP), non si comprende tuttavia perché ancora non venga attivato il COC della Protezione Civile, per garantire il rafforzamento delle attività di comunicazione e informazione alla popolazione e tutte le altre attività di supporto e assistenza (coordinamento, sanità, volontariato, assistenza alla popolazione, servizi essenziali, mobilità) che renderebbe meno difficile gestire la situazione, secondo le linee guida della Protezione Civile nazionale. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a riattivare il COC fin da subito e invitiamo tutti i Sindaci dei Nebrodi, senza distinzioni di appartenenza politica, a volere rappresentare al Governo Regionale l’estrema condizione di disagio e di preoccupazione che tutta la popolazione sta vivendo, in un clima surreale in cui questa terra di mezzo tra le due aree metropolitane pare essere terra di nessuno”.