Home Attualita' Sant’Agata M.llo: assembramenti sul lungomare. Il Sindaco chiede più responsabilità ai giovani.

Sant’Agata M.llo: assembramenti sul lungomare. Il Sindaco chiede più responsabilità ai giovani.

291

Sant’Agata di Militello – Da un paio di giorni circola sui social la foto del lungomare pieno di ragazzi e non tarda ad arrivare il monito del Sindaco.

Le scuole in Sicilia sono chiuse da fine ottobre per prevenire il contagio del Covid tra i giovani. Il problema in realtà non è mai stata la sicurezza all’interno delle scuole ma tutto ciò che avviene prima e dopo al di fuori di esse.

Tanti studenti fuori sede lamentavano la poca sicurezza sui mezzi di trasporto per via del mancato distanziamento e via di proteste per la chiusura delle scuole.

A quanto pare però tanti ragazzi non hanno capito che è del tutto inutile non andare a scuola e assembrarsi sul lungomare nel pomeriggio. La pagina Facebook “Sant’Agata di Militello Fantasy” ha postato sui suoi profili social una foto che ritrae un gruppo molto numeroso di ragazzi riuniti in un punto del lungomare, scrivendo: “Ci sono 41 positivi e 70 in isolamento. Fortunatamente ci sono anche 3 km di lungomare. Quindi se avete bisogno di un po’ d’aria […] distanziatevi”.

Non è tardato il monito del Sindaco Bruno Mancuso: “Sono circa 70 i soggetti in isolamento fiduciario. Quello che ci preoccupa è lo scarso senso di responsabilità di molti giovani che sembrano non capire la gravità della situazione e continuano ad incontrarsi creando assembramenti come quello che si vede nella foto che mi è stata girata ieri e dove è possibile notare molti di questi giovani a stretto contatto e senza mascherina e che hanno eluso i controlli .
Comportamenti irresponsabili che meritano di essere sanzionati. Ho chiesto alle forze di polizia locale di intensificare i controlli e di essere più rigorosi nei confronti dei trasgressori prima che si sviluppino focolai incontrollabili.
Un maggiore rispetto delle regole significa anche rispetto per gli operatori sanitari che si spendono con sacrifici immensi per fronteggiare l’epidemia, per i soggetti deboli ed anziani che rischiano la vita a causa del virus e, non ultimo, per tutti gli operatori commerciali e lavoratori che sono in ginocchio a causa delle restrizioni governative”.