Seconda vittoria stagionale per l’Alma Patti, che batte con un magistrale secondo tempo da 45-24 il CUS Cagliari per 69-60. La squadra di coach Buzzanca soffre nel primo tempo, poi nella ripresa firma un’autentica impresa rimontando ben 21 punti di svantaggio. Determinanti le prestazioni di Cupido e Verona, 46 punti in due, che hanno trascinato le compagne nella rimonta che ha regalato il successo all’Alma. In doppia cifra anche Galbiati, mentre non bastano Prosperi e Ljubenovic alla squadra di coach Xaxa, che paga un po’ di presunzione di aver chiuso la partita in anticipo. L’avvio è equilibrato, con l’Alma che con Galbiati e Stoichkova risponde colpo su colpo ai canestri di Ljubenovic. 4 punti di Verona issano Patti all’11-8, ma Prosperi, Puggioni e Madeddu: per le padroni di casa Galbiati e Cupido trovano la retina, così al primo mini intervallo è 14-21. Ad inizio secondo parziale la solita Cupido e Stoichkova, imitate da Boccalato, accorciano al -2 (21-23), ma le ospiti rispondo con un’immarcabile Ljubenovic, assistita dal duo Puggioni-Madeddu: ne scaturisce un break di 3-13 del CUS che porta tutti all’intervallo lungo sul 24-36. Al rientro dagli spogliatoi le ragazze di coach Xaxa hanno il piglio giusto, mentre le locali faticano a trovare la retina ed arrivano fino al -21, con Caldaro che realizza il 28-49 al 26’. La reazione però, come al solito, non si fa attendere e grazie al duo Verona-Cupido, Patti rientra nel match, piazzando un parziale di 14-3 che riporta al -10 l’Alma alla fine del terzo quarto (42-52). Nell’ultimo quarto Patti prosegue a macinare gioco: Cupido è un rebus per la difesa ospite, Verona continua a macinare punti e Galbiati impatta la parità a quota 56 con poco più di 4’ alla sirena finale. Cupido dalla lunetta sorpassa sul 58-56, così Patti mette la freccia e non si volta più scappando al +9 finale. Cagliari prova a tenere botta, ma Prosperi, Ljubenovic e Puggioni nulla possono. Soddisfatta alla sirena finale coach Buzzanca: «È stata una vittoria di carattere, desiderata, ottenuta e voluta nonostante tutte le difficoltà»