Entra in vigore domani mattina il nuovo Dpcm che conferma alcune delle misure già in atto. Confermato l’obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto se non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone e rimane l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi “a rischio”.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, la capienza è stata portata all’80 per cento, mentre gli scuolabus potranno viaggiare pieni purché i ragazzi non restino a bordo più di un quarto d’ora. Nessuna presenza di pubblico durante gli eventi sportivi.
Per le mascherine, dunque, nessun cambiamento: è obbligatorio indossarle (esclusi i bambini sotto i 6 anni e i disabili) nei luoghi chiusi aperti al pubblico, mezzi inclusi, e comunque quando non si può garantire il distanziamento. Rimane l’obbligo, fissato lo scorso 12 agosto, di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall’arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario.
Confermata pure l’ordinanza varata subito dopo Ferragosto con la quale il ministro della Salute ha vietato il ballo nei locali pubblici e imposto l’obbligo di mascherina anche all’aperto, nei luoghi della movida dove è più facile che si creino assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.