“I resti del cadavere sono abbastanza compromessi. Ci sono lesioni da macro fauna, cioè morsi di animali selvatici. C’è del terriccio che è stato analizzato e prelevato. Non si può dire ancora dove il bambino è morto e capire se è stato morso prima o dopo la morte. Sono valutazioni che si faranno concatenando i vari risultati”.
Così il medico legale Giuseppina Certo consulente della famiglia Mondello che ha partecipato all’autopsia a Messina.
“Mancano gli arti e parti di tessuti. Allo stato non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere dall’indagine specialistica. Deve essere tutto ricostituito singolarmente mettendo assieme tutti i tasselli. Oggi non si può mettere alcun punto certo sull’analisi del bambino”.
“Sono fiducioso che questi accertamenti porteranno a dei risultati positivi e potranno dare una spiegazione a quanto accaduto”, dice il biologo forense Salvatore Spitaleri, del Centro di investigazioni scientifiche, tra i consulenti di parte nominati dai legali della famiglia Parisi, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, sottolineando che “sullo stato delle ossa” dei resti del bambino “hanno agito gli animali”.
“Sono ottimista di mio – aggiunge – dopo 30 anni trascorsi al Ris ho una certa esperienza. Sono convinto che si potrà fare qualcosa. Non è il momento adesso di dire niente e questo è soltanto l’inizio. Bisogna fare altri accertamenti al momento è troppo prematuro. Sono fiducioso se si saprà come è morto”.