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Scuola, Lagalla: “in Sicilia l’anno potrà iniziare il 24 settembre”

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Il rientro in classe potrebbe essere posticipato di dieci giorni per le scuole che saranno sede di seggio elettorale. È la possibilità offerta agli istituti siciliani dal secondo decreto sul calendario scolastico firmato dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, poco prima di ferragosto. “Le istituzioni scolastiche, che saranno utilizzate quali sedi della prossima consultazione referendaria del 20 e 21 settembre – scrive Lagalla – hanno facoltà di determinare l’inizio delle lezioni a far data dal 24 settembre 2020”. Una eventualità che potrebbe andare incontro ai ritardi e alle incertezze che riguardano il suono della prima campanella nell’Isola. Alla domanda sulle modalità di avvio delle lezioni (didattica in presenza, a distanza o integrata) infatti i dirigenti scolastici siciliani sono costretti ad allargare le braccia. 
Perché, nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, non si sa quando (e quanti) i banchi monoposto arriveranno fisicamente nelle scuole né si sa quante unità di personale aggiuntivo richieste dai capi d’istituto saranno assegnate alle scuole per far fronte alla riduzione degli alunni per classe. In Sicilia, l’avvio delle lezioni è previsto per lunedì 14 settembre, per concludersi martedì 8 giugno dopo almeno 200 giorni di attività didattiche. Potrebbero ammontare al 40% gli istituti che possono posticipare l’ingresso in classe degli alunni: oltre mille e 600 in Sicilia.