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Il Citta’ S.Agata aspetta l’esito dei tamponi per riprendere ad allenarsi ma la Lnd deve chiarire

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Il Citta’ S.Agata aspetta con ansia l’esito dei tamponi effettuati ieri da tutto il gruppo biancoazzurro presso il locale ospedale, a seguito della positivita’ asintomatica riscontrata su un giovane tesserato a meta’ mese e dovuta ai contatti avuti con chi, reduce da una vacanza a Malta che a quanto pare era zeppa di giovani dell’hinterland, ha partecipato al falò di Acquedolci dello scorso 10 agosto. Rispettosamente, appena avvisata dal sindaco Mancuso, la societa’ ha messo in quarantena l’intera squadra fermando gli allenamenti (e rinviando la prevista amichevole con l’Igea) che riprenderanno regolarmente venerdi 28 per coloro i quali, ci si augura tutti con l’eccezione scontata del positivo che dovra’ rifare il tampone, risulteranno negativi all’esito che si attende forse gia’ entro stasera. Un comportamento doveroso comune, restando alla serie D, anche al Marina di Ragusa, due societa’ ovviamente ora in ritardo nella tabella di marcia di avvicinamento all’inizio del campionato previsto ancora per il 20 settembre, anche se da Roma non si hanno notizie nemmeno della composizione dei gironi e men che meno dei calendari. La cosa che preme di più al Citta’ S.Agata è soprattutto sapere come ci si dovra’ comportare durante l’arco della stagione se simili casi abbiano a ripetersi perchè è chiaro che mentre tra i professionisti tutti i tesserati fanno i tamponi ogni 3-4 giorni, tra i dilettanti l’ipotesi sarebbe fantascientifica e rischia di penalizzare solo chi, come Citta’ S.Agata e Ragusa per restare in Sicilia, scrupolosamente e coscienziosamentehanno reso noto la positivita’ di un loro calciatore mettendosi in quarantena. Se saranno sempre asintomatici siamo sicuri che ogni club si comportera’ alla stessa maniera? E le partite che nel caso dovessero essere rinviate quando saranno recuperate, soprattutto se dovessero essere tante? Alla Lnd le non facili risposte che chiedono a gran voce anche da Ragusa. “La mattina del 31 agosto, se tutti i calciatori risulteranno NEGATIVI e soprattutto se la società avrà le necessarie garanzie dagli enti preposti quali il Governo nazionale, l’ASP e la LND, si potrà ricominciare con gli allenamenti di inizio stagione. In tal senso la dirigenza, nei prossimi giorni valuterà le condizioni di ripartenza del campionato. Ovvio che per ciò che sta accadendo con l’aumento dei casi di positività in Italia e nel mondo, il campionato dovrò necessariamente essere sottoposto ad un regolamento che permetta di iniziare e finire senza la spada di Damocle di possa essere interrotto a giochi iniziati. Per i vertici dirigenziali, con questo protocollo non è possibile iniziare il campionato di serie D. E sempre nei prossimi giorni verranno valutate anche alcune iniziative ufficiali e concrete da sottoporre alla Lega Nazionale Dilettanti per capire in che modo affrontare questo enorme problema”.