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“A mia moglie Maria il più doloroso addio”: una gioiosana nel cuore di Ennio Morricone

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«A mia moglie Maria il più doloroso addio». Ennio Morricone lo sottolinea in un composto e struggente necrologio che si è voluto scrivere da solo in prima persona. Nell’ultimo saluto del premio Oscar, scomparso oggi a 91 anni, oltre a ricordare con particolare affetto il regista Giuseppe Tornatore e altri amici, abbraccia i figli, i nipoti «spero che comprendano quanto li ho amati». E l’ultimo saluto è per la moglie Maria, compagna di una vita. «A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. – conclude il Maestro -. A Lei il più doloroso addio». E infine spiega perché ha dato disposizione per funerali privati «per una sola ragione: non voglio disturbare».
Maria Travia è la storica moglie di Ennio Morricone, musa ispiratrice del maestro romano, è nata il 31 dicembre 1932 a San Giorgio di Gioiosa Marea. Già nel 1933 però, la sua famiglia si trasferì a Roma, dove Maria è cresciuta. La madre, Francesca, era anche lei nativa di San Giorgio, mentre il padre era di Patti.
La stessa Roma, è la città dove in effetti, al di là dei vari spostamenti per motivi lavorativi di Ennio, i due hanno sempre vissuto. Lì, sono cresciuti anche i loro quattro figli: il primogenito Marco, l’unica figlia femmina, Alessandra, e poi il musicista Andrea ed il regista Giovanni.
Nell’autunno scorso hanno festeggiato i 63 anni della loro “solida unione”, dopo aver tagliato nel 2016 il privilegio raro per una coppia delle nozze di diamante. Il grande compositore ha condiviso 70 anni della sua esistenza con la moglie.
Lui stesso durante il discorso di ringraziamento agli Oscar ha fatto sapere che lei è stata sempre il suo mentore. La Travia ha aiutato il maestro a comporre uno dei temi di Nuovo Cinema Paradiso, ha anche composto Dove Siamo Rimasti di Vinicio Capossela.
“A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare – conclude il Maestro nel suo necrologio -. A Lei il più doloroso addio”.