Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, stronca le polemiche sui passaporti sanitari richiesti da alcuni governatori per le prossime vacanze estive. “Passaporto sanitario? Rileggete l’articolo 120 della Costituzione: una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone. E poi se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono”, dice durante l’audizione in Commissione federalismo fiscale della Camera. Una polemica – quella sul passaporto sanitario – che ieri ha visto protagonisti soprattutto il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il governatore della Sardegna Christian Solinas.
“I prossimi giorni e le prossime ore l’ultimo click che c’è tra i tanti interruttori che riporterà il paese a muoversi, è anche quello del buonsenso – afferma ancora il ministro Boccia. Se tutte le Regioni ripartono lo fanno senza distinzione sul profilo di cittadini residenti in una regione o un’altra”. E ancora: “Quando l’autorità sanitarie e il governo deciderà quando il Paese è pronto per la ripartenza, la distinzione dei cittadini che arrivano da una città o da un’altra non è prevista nella nostra Costituzione, se siamo tutti sani ci muoviamo tutti. Diverso è prevedere una fase di quarantena ma non siamo in quella condizione e anche in quel caso ci vuole un accodo tra tutte le Regioni”.