“Legambiente Nebrodi ha sempre sostenuto la necessità e l’utilità degli interventi di manutenzione delle spiagge attraverso il loro ripascimento, al punto di avere sollecitato all’Ufficio del soggetto attuatore quello della spiaggia di Capo d’Orlando. Ma se per versare 8.600 metri cubi di sabbia si devono spendere più di 860 mila euro, ossia 100 euro per metro cubo, allora sarebbe più conveniente trasportare la sabbia dal deserto africano anziché dall’accumulo di Bagnoli, distante meno di 3 chilometri”. Così in una nota il Circolo Legambiente Nebrodi torna a parlare dei lavori interessano il litorale orlando.
“Col supporto di esperti riconosciuti in campo nazionale e regionale, stiamo esaminando attentamente i contenuti del progetto e del preventivo di spesa del progetto “Primi interventi” che l’Ufficio del Commissario Straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Siciliana, ha approvato e messo a gara. Quest’approfondimento si rende necessario in quanto non tutti gli interventi previsti ci sembrano in linea con linee guida del Contratto di Costa. Anzi: in qualche caso prevede di consolidare barriere che sono esse stesse causa di erosione nelle spiagge sotto flutto, come quella di Torrenova che ha contribuito all’arretramento del litorale sottostante il depuratore di Capo d’Orlando.
Vogliamo continuare a credere nel Contratto di Costa come modello utile al superamento delle vecchie logiche che tanti danni hanno procurato, ma se la Regione intende proseguire sulla vecchia linea abbiamo motivo di ritenerci dirci delusi.
A conclusione delle, analisi pubblicheremo un particolareggiato dossier con le dovute osservazioni che diventeranno oggetto di un’iniziativa a carattere nazionale della nostra associazione”.