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Chi viene a cena al ristorante?

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Si riparte: riaprono negozi e ristoranti. Ma la domanda è: ci sarà gente che acquista e che abbia voglia di andare fuori a cena?
Secondo un sondaggio condotto da IZI in collaborazione con Comin & Partners, poco più della metà degli italiani, il 53,6%, tornerà come prima nei negozi. Solo il 42,5% tornerà a frequentare i centri commerciali. Per quanto riguarda i ristoranti, il 55% degli italiani diminuirà le uscite. Quasi la metà degli intervistati poi non tornerà nei bar con la stessa frequenza di prima. Ci andranno però, a differenza del 7% che dice che non li frequenterà più per timore del contagio.
Secondo lo stesso sondaggio, pare siano gli over 55 a voler tornare prima possibile alla vita di prima, seppur con i limiti di mascherine e distanze. Vogliono fare shopping e tornare a fare colazione al bar. Più prudente la fascia fra i 35 e i 54 anni che non rinuncia, ma si limita. A sorpresa seguono questa linea, secondo il sondaggio, anche i giovani fra 18 e 34 anni.
Secondo i risultati della ricerca fatta da Tradelab per Host, fiera di riferimento per il settore della ristorazione e dell’ospitalità, invece 8 italiani su 10 sarebbero pronti a tornare subito a frequentare bar e ristoranti, magari con un numero minore di amici e certamente scegliendo locali già conosciuti. La ricerca va verso locali intimi, ovviamente in regola con pulizie e distanziamento. Dice poi un’indagine Vinitaly-Nomisma Wine Monitor che solo il 23% dei consumatori ridurrà le proprie cene fuori casa.
L’indagine di TheFork, la app di TripAdvisor per la prenotazione online dei ristoranti, dice che più di metà degli italiani non ha intenzione di tornare al ristorante dopo la fine del lockdown o lo farà con moderazione. Secondo questa ricerca i timori maggiori sono al Sud, dove i contagi sono stati pochi, e diminuiscono invece al Nord. Sono Emilia Romagna, Lazio e Lombardia le regioni in cui più alto è il desiderio di uscita.
Non è solo il timore del contagio a frenare le uscite, ma anche il confronto con il passato, la paura di andare fuori senza più avere l’esperienza di un tempo a causa delle restrizioni frena il 27% degli utenti. Fra i fattori che rassicurano c’è la possibilità di fare l’ordinazione attraverso una app e l’obbligo di prenotazione oltre alla possibilità di pagamento digitale. A pesare sul mancato ritorno al ristorante c’è anche la situazione di difficoltà economica e l’apprezzamento per il servizio a domicilio che molti ristoratori, anche per le limitazioni di spazio, vogliono incrementare.