Era partito lo scorso gennaio per godere delle agognate e meritate ferie in Sud America, dopo aver trascorso un’estate a lavoro, nel suo “Bar Fortunato” di Ponte Naso a creare richieste e gustosissime granite. Ma mentre Carlo, meglio conosciuto come Jesus Collovà, attraversava alcuni dei luoghi più belli del continente latino americano, in Europa l’epidemia da Covid-19 cominciava a dilagare ed estendersi a macchia d’olio. Passo dopo passo l’Europa ha chiuso i battenti, seguita a ruota dal resto del mondo. Basta ai collegamenti. Non si esce e non si entra. Il rimpatrio dei connazionali bloccati all’estero è stato consentito solo dalla Farnesina che di concerto con le Ambasciate ha organizzato voli e viaggi per mare. Tuttavia, dai rimpatri parrebbe essere rimasta esclusa l’Argentina, dove Jesus era, infine, giunto al termine del suo viaggio e dove attendeva il suo volo per rientrare a casa. Jesus è ormai bloccato a Buenos Aires da settimane, rimbalzato dalle ambasciate, che hanno più volte annunciato un volo di rimpatrio mai concretizzatosi. Come lui però sono parecchi gli italiani bloccati in questo momento in Sud America e che chiedono di poter rientrare a casa. Con questa richiesta è partita dai social una campagna di sensibilizzazione che raccoglie le richieste dei nostri concittadini. Insieme alla campagna social, è stata lanciata sul noto portale di change.org una petizione indirizzata al Ministro per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio che chiede di attenzionare la vicenda e fare il possibile per consentire a Jesus di tornare a casa insieme a tutti i connazionali bloccati in Sud America.
Di seguito il link per sottoscrivere la petizione:
