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Si dividono le strade di Giuseppe Sindoni e dell’Orlandina basket

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“Vivi credendo che certi momenti non arriveranno mai. E invece arrivano. Dalla prossima stagione non sarò più il Direttore Sportivo dell’Orlandina Basket”. Esordisce così Giuseppe Sindoni, l’ormai ex ds della regina di Sicilia all time che affida ai social la sua decisione, sofferta e dolorosa ma ponderata a lungo, metabolizzata durante l’ultima annata, non certo esaltante, con tanti segnali che andavano in questa direzione come le sue parole dopo l’ultimo acquisto della sua gestione, il pivot ungherese Akos Keller. “Quando decido di sposare una causa – continua Sindoni jr – lo faccio con tutto ciò che ho dentro. Ai limiti dell’ossessività. La ricerca della perfezione anche a costo di consumare me stesso: il mio mantra. Io non ho scelto di essere così. Io sono così. Ho pianto dalla gioia e raggiunto risultati che sembravano impossibili. Azzerare e ripartire. Ho passato tante burrasche interiori e ho urlato di rabbia fino a strapparmi l’anima. Parte del gioco. Quello che invece non posso accettare è il mio cuore non pompi a mille in direzione della mia causa. E da qualche mese sta succedendo. Oggi ai “miei” colori devo rispetto. So di funzionare solo quando testa e cuore sono allineati. Quando gli occhi brillano. E lo spirito pure. Non so ancora dove scriverò il prossimo passo della mia vita umana e professionale. Non lascio per un’alternativa. Lascio perché sono certo che si tratti della decisione giusta per me e per il club. Grazie a mio Padre per avermi dato la più grande opportunità della mia vita quando ero ancora un semplice ragazzino innamorato del gioco. Grazie alla mia famiglia per avermi supportato nei momenti difficili ed aver convissuto con i miei alti e bassi. Grazie a tutti voi per aver creduto nel mio sogno. Ma credo che sia il momento di una nuova sfida”. Giuseppe “Peppe” Sindoni, votato miglior dirigente della stagione regolare 2016-2017 di serie A, nasce a Messina il 3 settembre 1988. Figlio del patron dell’Orlandina Enzo, che acquisisce il club biancazzurro nel 1996, si avvicina fin da giovanissimo alla pallacanestro e al lavoro di ricerca dei giocatori. Nel 2005, a soli 17 anni, entra ufficialmente nell’organigramma dell’Orlandina con la qualifica di scout e supporta l’allora direttore sportivo Diego Pastori nella costruzione della prima Orlandina in massima serie. Nel 2007/2008 collabora con Gianmaria Vacirca in quella che resterà nella memoria di tutti i tifosi isolani come una stagione indimenticabile che l’Orlandina chiuderà al sesto posto. Dal 2009 assume la carica di direttore sportivo dell’Orlandina che riparte dalla Serie C, vincendola immediatamente. Nel 2010 Giovanni Perdichizzi lo chiama a Brindisi per supportarlo nella costruzione della squadra che segna lo storico ritorno della Stella del Sud in Serie A. Nel giugno 2011 rescinde con un anno d’anticipo l’accordo con la società pugliese per fare ritorno all’Orlandina che ha nel frattempo vinto anche il campionato di Serie B. Dal 2011 occupa la carica di direttore sportivo del club siciliano che ha raggiunto la Serie A venendo ripescato dopo aver perso la finale di A2 con Pozzecco in panchina e che ha centrato lo storico obiettivo dei playoff di Serie A nel 2017 prima dell’amara retrocessione, dell’annata seguente del quasi immediato ritorno in Paradiso e dell’ultima, interrotta, stagione, sofferta come la decisione dell’ex ds paladino.