Si sta estendendo in tutta Italia l’iniziativa di donare e quindi trasformare le maschere da sub Decathlon in respiratori per pazienti con Coronavirus o in mezzo di protezione per i medici. Gli ospedali italiani, infatti, continuano a denunciare la mancanza di strumenti fondamentali per curare i pazienti affetti dalla covid-19 e l’allarme potrebbe presto riguardare anche le maschere C-PAP (acronimo di Continuous Positive Airway Pressure) ospedaliere per la terapia sub-intensiva.
Così nasce l’idea: riconvertire le maschere Easybreath da Snorkeling della Decatlhon, in maschere C-PAP, per la ventilazione respiratoria. L’illuminazione è venuta all’ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia, nel bresciano, Renato Favero, che si è rivolto ad una azienda lombarda che si occupa di ingegneria proponendogli di realizzare una valvola stampata in 3D. Presto fatto, l’esperimento è riuscito con buoni risulati, ed i file per la realizzazione dei pezzi necessari alla modifica di una maschera da snorkeling full face in una respiratoria d’emergenza sono stati messi in rete.
L’iniziativa ha presto fatto il giro del paese, raccogliendo la solidarietà di molti. Anche la catena produttiva Decathlon la scorsa settimana ha deciso di donare 10.000 maschere alle Regioni italiane.
L’onda della solidarietà ha naturalmente coinvolto anche il nostro territorio. Le maschere modificate sono state testate anche a Patti dove è stata già avviata la produzione per le modifiche e la messa a disposizione nelle terapie intensive degli ospedali della provincia di Messina. A renderlo noto proprio qualche giorno fa il dott. Gaetano Crisà, dirigente dei centri trasfusionali di Patti.
Anche l’associazione orlandina “No Limits – Al di la del muro” ha deciso di donare le proprie maschere, ricevute in dono da Decatlhon la scorsa estate per favorire la nascita del progetto snorkeling dedicato ai disabili.
“Gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente desideriamo donare! “NoLimits”, in questo momento così delicato, ha deciso di donare le proprie 21 maschere agli ospedali del territorio” si legge sulla pagina dell’associazione.