“Fare tutto quello che è possibile e anche oltre per evitare che i contagi a Milazzo possano aumentare”. Per questo il sindaco di Milazzo Giovanni Formica ha chiesto anche la collaborazione dei cittadini per tentare di evitare quegli spostamenti, soprattutto da e per Messina che rischiano di allargare l’epidemia e coinvolgere proprio la città del Capo.
Un appello forte quello che il primo cittadino ha lanciato nel corso dell’ennesimo videomessaggio. “Messina è un focolaio pericolosissimo perché ricorda quelli del nord sfuggiti al controllo delle istituzioni e delle strutture mediche – ha detto Formica – e per questo continuo a sostenere – come fatto ieri anche da 8 deputati regionali, evidentemente condividendo la mia posizione – che deve essere dichiarata “zona rossa” e interrotti trasferimenti da Milazzo e, dico in generale da tutti i comuni, e viceversa”.
Un provvedimento che deve essere adottato dal Presidente della Regione. “Per questo invito i cittadini ad unirsi a questo mio appello – continua Formica – facendo arrivare a Musumeci la richiesta dei milazzesi che non vogliono ammalarsi di Covid-19. Perché noi nel nostro territorio possiamo tenere sotto controllo tutto, sanificare, rimanere in casa, ma se poi il virus ci arriva dall’esterno da parte delle persone che fisicamente devono andare a lavorare a Messina, tutto diventa inutile perché costituiscono un pericolo per la nostra comunità”.
Formica ha annunciato che nella giornata odierna contatterà il presidente della Regione, l’assessore regionale alla Salute ed il Ministro della Salute per rappresentare la situazione ma anche le difficoltà esistenti. “Ad esempio c’è gente che aspetta da dieci giorni il tampone richiesto dai medici di base e non sa se è malato per una semplice influenza o per coronavirus. E ciò non è possibile”.
Nel corso del messaggio alla cittadinanza, il sindaco ha anche fatto il punto della situazione sui contagi che riguardano Milazzo. “Su quattro casi, tre si sono contagiate in strutture sanitaria di Messina, a conferma delle mie preoccupazioni. Abbiamo comunque subito individuato il nucleo familiare delle persone risultate positive per mettere in sicurezza loro e la cittadinanza.