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La Costa d’Orlando chiede a gran voce la sospensione definitiva della serie B

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C’è anche la Costa d’Orlando Basket tra le società di Serie B (46 su 63 in tutto) che hanno firmato il documento inviato al presidente della Lega Nazionale Pallacanestro, Pietro Basciano, chiedendo la “sospensione definitiva dei campionati e misure di sostegno allo sport”. Una scelta che appare logica, visto l’evolversi della situazione sanitaria all’interno del Paese. “Chiederò al presidente della FIP Gianni Petrucci di dichiarare interrotto al 30 marzo il campionato di Serie B – conferma il numero uno LNP -. Questo per la situazione dei palazzetti, il numero delle squadre impegnate, i problemi logistici legati a trasferte e costi. Meglio fermare tutto senza pensare neppure ai verdetti”.
Tre i punti focali del documento:
– sospendere definitivamente ed immediatamente i campionati nella consapevolezza che la diffusione del fenomeno epidemiologico in atto non è coerente sia temporalmente che organizzativamente con la ripresa anche tardiva dei campionati LNP, oltre che con il principio primario di garantire la tutela della salute e della sicurezza dei componenti delle squadre operanti all’interno di strutture sportive;
– richiedere sin da subito al Governo delle urgenti ed indifferibili misure di indennizzo per far fronte alle obbligazioni contrattuali assunte con Giocatori e membri dello Staff (non tutelati in quanto operanti nell’ambito della legge 398/91);
– introdurre delle garanzie finanziarie a sostegno delle Società LNP che alla data del 28 febbraio fossero in regola con la corresponsione dei rimborsi e non oggetto di lodi sportivi con atleti e membri dello staff, in quanto i provvedimenti contenuti nel Decreto-Legge “Cura Italia” non bastano a scongiurare il collasso delle nostre Società Sportive e di conseguenza il prosieguo dei campionati.
La salute è certamente al primo posto per il club paladino, come spiega il presidente biancorosso Mauro Giuffrè: «L’adesione come società firmataria del documento è in linea con le nostre priorità. In un periodo così complicato dal punto di vista sanitario per tutta l’Italia è quantomeno ottimistico parlare di ripresa dei campionati. Al momento, senza cure o vaccini al virus e con nessuna certezza di poter escludere per i nostri tesserati un contagio in allenamenti o gare ufficiali, riteniamo corretto interrompere il torneo in corso. Ricordiamoci che il basket è uno sport di contatto. Sarebbe impossibile per gli atleti rispettare le linee guida governative. La pallacanestro è la nostra grande passione ma la salute viene prima di tutto».