Si va verso lo sciopero dei benzinai in tutta Italia. Da
mercoledì notte inizieranno a chiudere gli impianti di rifornimento carburanti della
rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali. Poi toccherà a tutti gli
altri lungo la viabilità ordinaria. Lo annunciano Faib-Fegica-Figisc/Anisa in
una nota.
“Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il
necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del
servizio”, spiegano i gestori delle pompe di benzina.
“Nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da
martiri”, affermano. “Siamo persone con famiglie da proteggere.
Cittadini che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si
vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico
che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si
ostinano a ignorare”.
La categoria è composta da oltre 100mila persone in tutta Italia che hanno
continuato a fare il loro lavoro nonostante si sia registrata una contrazione
di circa l’85%. “Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili
strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la
forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono”.