In Sicilia saranno effettuati i tamponi anche ai familiari delle persone rientrate nell’isola, e che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nella sua relazione al Parlamento siciliano. La Regione sta predisponendo nuove linee guide per l’isolamento domiciliare di queste persone. Nella piattaforma le registrazioni sono 35 mila.
In merito all’arrivo in Sicilia di isolani che si trovavano nel Nord Italia, Razza ha precisato che “la Regione siciliana ha voluto porre un freno e ha chiesto a tutti i cittadini siciliani di registrarsi in Sicilia. Prima finalità era potere censire e rappresentare al governo centrale come il fenomeno fosse assai cospicuo. La registrazione ha consentito di essere tale. Nella prima settimana circa 8 mila rientri dalla sola provincia di Milano”.
“Stiamo lavorando per valutare la possibilità di allargare il campionamento a test con il tampone o con altri strumenti a questa popolazione che è rientrata – ha spiegato Razza – non ha senso farlo nell’immediatezza ma a sette o 14 giorni dal loro rientro in Sicilia, in maniera da isolare una platea potenzialmente asintomatica. Potremmo richiedere a questi soggetti di aderire a un protocollo che riguardi anche i propri familiari, il documento è in elaborazione con linee guida dell’isolamento domiciliare”.